Germania, al via il Trattato sul gioco 3.0, ma per bookmaker “Confina il mercato legale a un ruolo marginale”

Germania, i Land ratificano la terza revisione del Trattato federale sul gioco. Il cambiamento principale rispetto all’edizione del 2012 è l’eliminazione del tetto al numero di licenze disponibili, finora ne venivano previste al massimo 20. Gli operatori potranno offrire solamente le scommesse (ma restano vietate quelle live) e dovranno versare un prelievo pari al 5% della raccolta. I giocatori inoltre non potranno spendere più di 1.000 euro al mese. Le licenze verranno assegnate a partire dall’inizio del 2020, e dureranno fino al 30 giugno 2021, quando si dovrà procedere a una nuova revisione. Anche lo Schleswig-Holstein ha ratificato il Trattato, ma il Governo locale ha già annunciato che intende prorogare fino al 2021 la propria normativa che consente di offrire anche i giochi da casinò e prevede una tassazione sul margine con aliquota del 20%. Per niente soddisfatta la Deutscher Sportwettenverband, l’associazione dei bookmaker tedeschi. “Si tratta solamente di un intervento temporaneo che non risolve i deficit strutturali della normativa” ha commentato il presidente Mathias Dahms, secondo cui questa decisione non farà altro che incentivare il mercato illegale: “In Germania già esiste un mercato delle scommesse e i giocatori sanno perfettamente quello che vogliono. Se i Land ignorano qual è la realtà dei fatti,e dettano delle condizioni inadeguate, relegano l’offerta legale a un ruolo marginale “. lp/AGIMEG