Anche la Romania fa cassa con il gioco, e lancia una tassa retroattiva

Romania, il Governo inasprisce la pressione fiscale su diversi settori e colpisce anche il gioco, con un prelievo retroattivo sui fatturati del 2018. Tutto ha inizio alcuni giorni prima del Natale, il Governo con un’ordinanza di emergenza lancia una serie di balzelli su diversi settori, tra cui un prelievo sugli asset bancari, e una tassa del 3% sui fatturato degli operatori telefonici. Anche per il settore del gioco viene lanciata una tassa sul fatturato (l’aliquota è del 3% per gli operatori a terra, e del 5% per quelli online) che si aggiunge al normale prelievo del 16% sui ricavi. Il 29 dicembre però il Governo emette un’ordinanza rivista, e per il settore del gioco riduce le aliquote al 2%. Il prelievo però si applicherà in via retroattiva anche ai fatturati del 2018, e gli operatori avranno tempo fino al 25 febbraio per pagare il dovuto. Non è la prima volta che la Romania tassa in via retroattiva il settore dei giochi, nel 2015 quando i processo di liberalizzazione del mercato dell’online era già a una fase avanzata, il Governo chiese agli operatori interessati di versare una tassa del 20% sui ricavi maturati dal 2009. lp/AGIMEG