Romics, Sava: “A livello di comunicazione, sui “competitive gaming” nel nostro paese siamo veramente indietro”

dai nostri inviati – “Essere un membro dell’academy è un motivo d’orgoglio per me, non sono al livello di un pro player, ma ho delle potenzialità e vorrei arrivare a diventare un Pro!”, queste le parole di Cristian Sava promettente membro dell’academy di Hexon Esports rilasciate in esclusiva ad Agimeg, durante il Romics.

Cosa vuol dire essere un membro dell’academy?

Significa essere un giocatore promettente, con buone potenzialità, che punta ad inserirsi nel mondo dei “grandi”.

Come funzionano gli allenamenti?

Mi alleno quotidianamente con i membri più grandi del team, gente con maggior esperienza di me, compagni che hanno già gareggiato in qualche torneo. Io cerco di guardare quello che fanno loro e cerco di migliorare sempre di più. Bisogna fare dei sacrifici, ci vuole costanza, come minimo bisogna giocare dalle 3 alle 4 ore al giorno, soprattutto quando esce il gioco nuovo. Quando arriva una nuova versione di Fifa bisogna capire le nuove meccaniche, chi si adatta prima al gioco è colui che riuscirà a spiccare il volo durante l’anno.

Come hai iniziato a giocare?

Ho iniziato a giocare con Fifa 13, non l’ho presa molto seriamente all’inizio, era un gioco, proprio come per tanti ragazzi della mia età. Questo è il primo anno che ho iniziato a giocare seriamente ed ho iniziato a far parte degli Hexon, probabilmente il prossimo anno sarò un giocatore ufficiale.

Quali sono le differenze tra le versioni di Fifa?

Ogni minimo particolare cambia da versione a versione, bisogna cercare di giocare nella maniera più pulita possibile per adattarsi bene al gioco. Ad esempio, per prendere maggior confidenza con il gioco, quest’anno è stata inserita la modalità “DIVISION RIVALS”. Una modalità a punti, in maniera tale che si trovino a gareggiare persone dello stesso livello. Questo è molto utile per crescere.

In futuro, come player, vedi anche una prospettiva lavorativa?

Ora ho 16 anni, spero che possa diventare un lavoro. Mi impegno quotidianamente per raggiungere questo obiettivo. Io vivo in Bulgaria da due anni, ho partecipato ad alcuni tornei lì, non mi ritengo fortissimo, devo migliorare per far sì che quando uscirà Fifa 20, io possa essere pronto per le grandi occasioni.

Differenze tra il nostro paese e l’estero?

A livello comunicativo tra l’Italia e la Bulgaria non ci sono molte differenze, si parla poco di noi in questi due paesi, forse la Bulgaria è un minimo più avanti, ma niente a che vedere con paesi come la Francia e la Spagna. fa/AGIMEG