VLT, Tar Veneto respinge ricorso contro distanziometro Vicenza: “Sala giochi nello stesso edificio di un centro medico”

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Terza) ha respinto un ricorso contro il distanziometro di Monte di Malo (Vicenza) che ha decretato il divieto di inizio attività di una sala Vlt motivandolo con il fatto che l’immobile “si trova nello stesso luogo di un punto sensibile” con riferimento al Centro Medico la Santé. Per il Tar “fermo restando che la Delibera di Giunta Comunale di individuazione dei luoghi sensibili, in quanto atto a contenuto generale, non necessita di motivazione, nel presente giudizio occorre dichiarare l’inammissibilità, per difetto di interesse, della doglianza con la quale il ricorrente ha contestato la irragionevolezza e la sproporzione della distanza di 2000 metri dai punti sensibili prevista dal Regolamento comunale, in quanto la sala VLT oggetto di s.c.i.a. si colloca nel medesimo edificio ove è ubicato il centro medico la Santè e precisamente “al piano sottostante”. E’ evidente quindi che, anche qualora il Regolamento comunale avesse previsto una distanza minore, l’attività della odierna ricorrente sarebbe comunque stata preclusa. L’art. 3 del Regolamento comunale indica in via meramente esemplificativa, quali luoghi sensibili, “le strutture socio sanitarie e sociali” e, sulla base di tale indicazione, la Giunta Comunale ha previsto, con giudizio non irragionevole, quale luogo sensibile il centro medico la Santé, in quanto lo stesso risulta essere struttura sanitaria autorizzata anche alla attività ambulatoriale per visite specialistiche di psichiatria e psicologia”. mm/AGIMEG