Vendeva slot spacciandosi per incaricato Aams. Cassazione conferma condanna per truffa

La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione conferma la condanna per truffa di un uomo che – spacciandosi per un incaricato dei Monopoli di Stato – aveva venduto a diversi esercenti dei fantomatici prodotti di gioco, poi mai consegnati. L’uomo aveva provato a sostenere che la propria condotta dovesse essere considerata al massimo un inadempimento contrattuale, e che mancasse l’elemento del raggiro. La Suprema Corte tuttavia osserva che l’uomo”si è presentato ai clienti vantando di essere persona autorizzata dai Monopoli di Stato a proporre l’acquisto dei beni” e che “addirittura sventolava, al riguardo della vantata autorizzazione, una sorta di tesserino in merito”. Per la Corte insomma l’inganno c’era, anche in considerazione del fatto che l’uomo proponeva “giochi d’azzardo da installare in un pubblico esercizio”, e prometteva “facili guadagni”. La condanna, inflitta dal Tribunale di Savona, e confermata dalla Corte d’Appello di Genova e adesso dalla Cassazione, è di un anno e 8 mesi di carcere, oltre alla sanzione di 700 euro. L’uomo dovrà anche risarcire le persone truffate. rg/AGIMEG