Tar Lombardia: fasce orarie delle sale giochi del comune di Milano servono a prevenire le dipendenze

Il Tar Lombardia difende nuovamente le fasce orarie adottate dal Comune di Milano e respinge il ricorso intentato da una sala. La sentenza ricalca sostanzialmente la pronuncia già pubblicata una dozzina di giorni fa. Anche in questo caso la sala aveva provato a far leva sul parere di uno psichiatra per mettere in discussione l’utilità delle fasce orarie. Il Collegio prende atto delle “acute ed articolate considerazioni” dello psichiatra, ma ribatte che “la giurisprudenza oramai unanime è tuttavia assestata nel ritenere che un’illimitata o incontrollata possibilità di accesso al gioco, accresce oggettivamente il rischio di diffusione di fenomeni di dipendenza”. L’obiettivo delle fasce orarie del resto “non è quella di eliminare ogni forma di dipendenza patologica, che a ben vedere, può trovare origine in altri giochi leciti (…), ma solo quello “di prevenire, contrastare e ridurre il rischio di dipendenza patologica derivante dalla frequentazione di sale da gioco o scommessa e dall’utilizzo di apparecchiature per il gioco”. rg/AGIMEG