Slot, Tar Sicilia: “Limiti orari Messina legittimi, determinazioni assunte in Conferenza Unificata non sono vincolanti”

“Al Sindaco è consentito disciplinare gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco in presenza di motivate esigenze di ordine sociale e politico che rendono necessario tale intervento, per mitigare i riflessi sociali, oltre che clinici, della ludopatia” e inoltre “le determinazioni assunte dalla Conferenza Unificata Stato-Regione del 7 settembre 2017 non possono essere ricostruite in termini di cogenza e vincolatività”. Con queste motivazioni il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia – sezione staccata di Catania (Sezione Quarta) ha respinto il ricorso di una sala bingo, al cui interno sono installati apparecchi da intrattenimento, contro l’ordinanza del Sindaco di Messina che limita a complessive 8 ore, dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 17,00 alle ore 22,00 di tutti i giorni, compresi i festivi, l’accensione di Slot e Vlt. Per i giudici dunque il primo cittadino ha potere decisionale in termini di tutela della salute pubblica e, contestualmente, quanto espresso dalla Conferenza Unificata in tema di limiti orari (che prevedeva al massimo 6 ore di interruzione giornaliera al gioco) non ha valore vincolante, tenuto conto anche – sottolineano i giudici – delle recenti considerazioni del Consiglio di Stato, secondo le quali “il contenimento dell’orario di apertura di una sala giochi entro il limite di 8 ore giornaliere, effettuato anche con apposite ordinanze del Sindaco del luogo, è rispettoso in concreto del principio di proporzionalità, in funzione del quale i diritti e le libertà dei cittadini possono essere limitati solo nella misura in cui ciò risulti indispensabile per proteggere gli interessi pubblici, e per il tempo necessario e commisurato al raggiungimento dello scopo prefissato dalla legge”. lp/AGIMEG