Tar Milano: anche sale scommesse e bingo devono richiedere l’autorizzazione se cambiano la destinazione d’uso

Il Tar Lombardia ha respinto il ricorso di una sala scommesse contro il provvedimento di ripristino della destinazione originaria dei luoghi adottata dal Comune di Milano. La sala aveva provato a sostenere che il provvedimento fosse illegittimo, dal momento che la legge regionale sul gioco si applicava solamente alle sale slot, e non alle agenzie di scommesse. Il giudice amministrativo tuttavia ha replicato che il provvedimento del Comune è fondato non sulla legge regionale sui giochi, ma su quella del 2005 per il governo del territorio. Quest’ultima dispone che “I mutamenti di destinazione d’uso di immobili, anche non comportanti la realizzazione di opere edilizie, finalizzati alla realizzazione o all’ampliamento di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono subordinati a permesso di costruire”: E la sala in questione non avrebbe richiesto tale permesso.
Il Collegio spiega poi come vadano coordinate le due leggi regionali, quella sul gioco e quella sul governo del territorio. Quest’ultima si applica non solo alle sale slot ma anche ai bingo e alle sale scommesse senza alcuna distinzione: “La disposizione posta a fondamento del provvedimento impone, quindi, il rilascio del permesso di costruire per sale giochi, sale scommesse e sale bingo, senza distinguere tra le tipologie di attività svolte”. Nel caso però in cui la sala istalli delle slot, l’Amministrazione comunale deve verificare “un ulteriore presupposto”, ovvero che vengano rispettate le distanze dai luoghi sensibili. rg/AGIMEG