Tar Lombardia, legittima sospensione licenza per violazione fasce orarie sale giochi

La violazione degli orari di apertura delle sale giochi e di accensione degli apparecchi da intrattenimento può portare alla sospensione della licenza. Il Tar Lombardia – Sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda) ha respinto l’istanza cautelare del titolare di alcuni esercizi commerciali di Carpenedolo (BS) contro la sospensione della licenza per 20 giorni, a seguito della violazione degli orari di esercizio imposti dalll’ordinanza comunale recante “Disciplina degli orari di esercizio delle sale giochi, delle sale vlt, delle sale scommesse, degli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro”. Il Tar ricorda come “il regolamento comunale e l’ordinanza sindacale impongono precise limitazioni orarie per l’apertura della sale pubbliche da gioco, coinvolgendo, per quanto attiene a quelle gestite dalla ricorrente in virtù delle autorizzazioni rilasciate ex TULPS, sia le scommesse ippiche e sportive sia l’utilizzo degli apparecchi per il gioco di azzardo lecito con vincite in denaro; che, pertanto, vigente il suddetto regolamento e l’individuazione della fasce orarie di apertura dettate dall’ordinanza sindacale, durante le fasce orarie di interdizione indicate non è consentito l’accesso alle sale al fine di esercitare il gioco di azzardo nelle sue molteplici estrinsecazioni”. E’ evidente per i giudici che “parte ricorrente sia oggettivamente incorsa nella violazione delle prescrizioni individuanti precise limitazioni di orari, rendendo accessibili le sale anche nelle fasce orarie interdette, come risulta dai quattro verbali di accertamento” ed “è indubbio il potere del Comune di regolamentare gli orari di esercizio delle sale giochi autorizzate e del funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro, così come di sanzionare” eventuali violazioni. Per questo motivo il Tar respinge la richiesta di misure cautelari e fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 10 ottobre 2018. lp/AGIMEG