Tar Lombardia boccia le fasce orarie di Flero: istruttoria inattendibile

E’ “inattendibile” il dato sulla spesa di slot e Vlt che il Comune di Flero, Brescia, ha preso in considerazione per adottare le fasce orarie. Nell’ordinanza del Sindaco si parla infatti di una spesa di 36,3 milioni di euro, ovvero di circa 4.122 euro annui procapite per la popolazione maggiorenne, mentre secondo i dati dell’ADM la spesa sarebbe di meno di 5 milioni, ossia circa 560 euro annui procapite per i maggiorenni. Poco trasparenti anche i dati sulla diffusione delle ludopatie: nell’ordinanza si parla di un “trend in continuo aumento riferito alle persone che chiedono interventi per la ludopatia di cui sono affette”, ma “non si è provveduto alla puntuale localizzazione nei vari Comuni degli utenti che generano la domanda di cura presso l’Agenzia di tutela della Salute di Brescia. Con questa e altre motivazioni il Tar Lombardia, sezione di Brescia, ha accolto il ricorso di una sala da gioco e ha annullato l’ordinanza comunale con cui il Comune di Flero, Brescia, aveva limitato l’orario di funzionamento delle sole Vlt. Il Collegio ribadisce infatti che – “in linea con l’orientamento della giurisprudenza” – per un simile interventi il Sindaco “deve contemplare un accurato bilanciamento tra valori ugualmente sensibili (il diritto alla salute e l’iniziativa economica privata), sulla scorta di approfondite indagini”. Il Sindaco di Flero invece si sarebbe basato su “fatti notori e di affermazioni relative al fenomeno in generale”. Il giudice accoglie anche le censure sull’irrazionalità dell’ordinanza, visto che “colpisce solo una delle tipologie di gioco lecito che potrebbero incidere sul fenomeno che si intende combattere”. In particolare, non estende “la sospensione dell’esercizio anche alle slot machine, caratterizzate, parimenti alle VTL, dalla mancanza del rapporto con un soggetto terzo e quindi ingeneranti lo stesso meccanismo di dipendenza e incapacità di interrompere il gioco”. Nel dispositivo della sentenza, il Collegio però fa espressamente “salvi gli ulteriori provvedimenti che l’Amministrazione intenderà adottare”. lp/AGIMEG