L’ordinanza con cui il comune di Maratea, Potenza, ha fissato le fasce orarie per il gioco “non risulta fondata su un’adeguata istruttoria dimostrativa dell’esistenza di effettive esigenze socio sanitarie nel territorio comunale, tali da giustificare, anche sotto il profilo della proporzionalità, la necessità di contrastare il fenomeno della ludopatia e, dunque, di limitare l’attività economica della ricorrente”. Lo scrive il Tar Basilicata nell’ordinanza con cui sospende le fasce orarie e accoglie la richiesta avanzata da una sala da gioco. Per il Collegio, oltretutto, la sala potrebbe subire gravi danni a causa del provvedimento del Comune: ravvisa infatti “il denunciato periculum in mora, in ragione della prospettata concreta possibilità di chiusura dell’esercizio commerciale”. IL ricorso verrà discusso nel merito nell’udienza del 4 dicembre. lp/AGIMEG
