Slot senza nulla osta, Cassazione assolve esercente. Non basta che le macchine siano nel locale

La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli contro la sentenza con cui il Tribunale di Roma ha assolto – per assenza di prove – il titolare di un esercizio in cui erano istallati degli apparecchi con nulla osta scaduto. L’Amministrazione ha provato a far leva su una precedente sentenza del 2010 della Corte di Cassazione, in cui si affermava in sostanza che per commettere reato non era necessario che le macchine venissero effettivamente utilizzate, ma bastava che si trovassero nell’esercizio. La Corte in quell’occasione aveva infatti affermato “il principio per cui la semplice permanenza degli apparecchi non conformi è, infatti, idonea a consentirne l’uso, a nulla rilevando l’effettivo utilizzo”. La Cassazione tuttavia in questo caso ritiene corretto il percorso seguito dal Tribunale di Roma: “nella specifica ipotesi in giudizio, diversa da quella di cui all’invocato precedente, vi era una insufficienza di prove in relazione all’uso delle quattro apparecchiature di gioco i cui titoli autorizzativi erano scaduti”. rg/AGIMEG