Slot, Pozzi (Pres. TAR Toscana) su sentenza contro ordinanza Comune di Firenze: “Serve maggiore pacatezza, nostro ruolo è corretta applicazione legge”

Un invito alla “pacatezza, affinche’ rientriamo tutti nei ranghi e facciamo tutti il nostro lavoro”, e “se qualcuno pensa che i Tar non servano, allora si cambi Costituzione e si tolgano i Tribunali amministrativi annullando gli articoli 103 e 113”. Cosi’ il presidente del Tar della Toscana Armando Pozzi parlando, in occasione di una conferenza stampa, in riferimento alle polemiche relativie alla decisione del Tar toscano sull’ordinanza del Comune di Firenze per le slot machine, che ha annulla l’ordinanza sul ‘giro di vite’ contro slot machine e videolottery emessa dal Comune del capoluogo toscano. “Se uno pensa che una sentenza non vada bene – ha sottolineato Pozzi – c’e’ l’organo di appello a cui rivolgersi. Il sistema democratico funziona cosi'”. “Quando annulliamo provvedimenti amministrativi – ha poi affermato – ci dispiace ma se c’e’ un vincolo di legittimita’ dell’atto amministrativo non possiamo porci il problema di come fara’ l’amministrazione, noi dobbiamo porci il problema se e’ stata rispettata o meno la legge”. Inoltre, ha osservato ancora, “qui non si tratta, come ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, che al Tar interessi di piu’ l’interesse privato” e che “non collabori con il pubblico. Sono affermazioni che lasciano interdetto il cittadino che ha gia’ poca fiducia nelle istituzioni. Se poi le istituzioni vanno contro altre istituzioni noi dobbiamo cercare di fare ognuno il suo mestiere, senza innescare polemiche del tutto immotivate”. Il Tar, ha detto ancora, “non deve collaborare con nessuno e neanche dialogare con gli altri Tribunali amministrativi prima di prendere una decisione, perche’ sarebbe una violazione del principio di imparzialita’ e di autonomia dei giudici”. lp/AGIMEG