Slot, Cassazione: Aams riveste il ruolo di Amministrazione finanziaria sui giochi fin dal 2002

I Monopoli di Stato esercitano “le funzioni dell’Amministrazione finanziaria in materia di amministrazione, riscossione e contenzioso delle entrate tributarie riferite ai giochi (…) già dal 2002” e pertanto fin dalla creazione della rete delle newslot potevano effettuare ispezioni sulle macchine istallate per verificarne il funzionamento e accertare che il Preu venisse pagato in maniera corretta. Lo ha stabilito la Quinta Sezione della Corte di Cassazione, in parte accogliendo un ricorso della stessa – all’epoca – Aams, e in parte riformando la sentenza di secondo grado emessa dalla Commissione Tributaria Regionale di Milano nel luglio 2011. Tutto nasce da una serie di controlli effettuati nel 2006, da cui era emerso che alcune slot non erano collegate ai punti di accesso, e quindi alla rete di controllo della Sogei. La concessionaria in questione aveva subito una sanzione di 57mila euro, e aveva intentato il ricorso originario sostenendo che ai Monopoli fosse stata affidata la funzione di Amministrazione finanziaria solo con la Finanziaria 2007, quindi solo con una norma approvata successiva ai controlli. Tesi che però la Cassazione ha appunto respinto. La concessionaria inoltre ha sostenuto di aver comunque versato il preu in maniera forfettaria per quegli apparecchi, in sostanza quindi la sanzione rappresenterebbe una duplice tassazione. La Suprema Corte però ha replicato che “occorre procedere all’esame ed al raffronto del contenuto e del risultato di entrambe le operazioni di verifica”. E ha precisato che – adesso che è stato precisato il ruolo dell’Amministrazione – si “impone una riconsiderazione complessiva della vicenda da parte del giudice del rinvio, il quale dovrà procedere ad accertare la correttezza della pretesa erariale”. La questione quindi è stata rinviata alla Commissione Tributaria Regionale di Milano. gr/AGIMEG