Scommesse, Tribunale di Savona assolve due agenzie Betn1: “Reato contestato non sussiste, attività di intermediazione telematica è lecita”

Importante nuovo riconoscimento da parte dei giudici italiani del tribunale di Savona che assolvono due Agenzie Betn1 perché “il reato contestato non sussiste”. “La Corte ha ricostruito in maniera minuziosa sia la condotta amministrativa della Ben1 che l’aspetto sanzionatorio della normativa italiana concludendo, ai sensi dell’art. 1 comma 644 Legge 190/2014, l’attività di intermediazione telematica per l’offerta di servizi di scommessa in favore della Società comunitaria è lecita”, ha dichiarato l’avvocato Mariateresa Parrelli (Sogno di Tolosa). “La stessa Questura considera che l’attività è svolta ai sensi della Legge 190/2014 non ravvisando i presupposti di ordine pubblico per la cessazione dell’attività. Oltre che certificare la corretta e legale posizione dei titolari e delle Agenzie Betn1, i Giudici inoltre riconoscono per Betn1 anche le discriminazioni indicate nella sentenza della CGE ‘Laezza’ presenti nel Bando di gara Monti”. Un’altra vittoria è arrivata lo scorso 11 aprile, quando è stato posto il dissequestro di alcuni Pc di una Agenzia in provincia di Salerno. “Anche in questo caso – ha detto ancora l’Avvocato Parrelli – i Giudici sono entrati nel merito della contestazione annullando il decreto di sequestro preventivo con la restituzione dei beni al titolare dell’agenzia Betn1. La nostra Società continuerà a cercare un dialogo costruttivo con le autorità italiane e con i Monopoli di Stato nonostante le continue proroghe delle Concessioni siano lo specchio di un mercato fortemente condizionato da situazioni discriminanti. Ricordiamo che, sin dall’ottobre 2012 abbiamo chiesto ai Monopoli di Stato di collegarci al totalizzatore nazionale a tutela delle normative europee ed italiane, e nel frattempo abbiamo sempre versato alle casse erariali l’imposta italiana.Purtroppo quanto richiesto non ci è stato mai accordato mentre paradossalmente a chi non aveva rispettato la normativa italiana è stato concesso di sanare la posizione illegale”, ha concluso l’avvocato Parrelli. lp/AGIMEG