Scommesse, Consiglio di Stato boccia ricorso contro distanziometro Puglia: “Tutela salute cittadini interesse prevalente”

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha respinto il ricorso di una sala giochi della provincia di Lecce per l’annullamento del provvedimento del Comune di Cutrofiano (LE) avente ad oggetto il “divieto di prosecuzione dell’attività per l’esercizio delle scommesse (…) nei locali siti in Via Paolo VI – negozio di gioco sportivo”. Nello specifico si fa riferimento alla Legge Regionale Puglia n. 43/2013 nella parte in cui prevede che l’autorizzazione per l’esercizio delle sale da gioco “non viene concessa nel caso di ubicazioni in un raggio non inferiore a 500 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, oratori, impianti sportivi e centri giovanili, centri sociali o altri istituti frequentati principalmente da giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale e, inoltre, strutture ricettive per categorie protette”. Per il Consiglio di Stato “in base ad un giudizio di bilanciamento degli opposti interessi, appare evidentemente prevalente l’esigenza di tutelare gli interessi sensibili indicati nella L.R. Puglia 13 dicembre 2013, n. 43 che paiono comunque, eventualmente ed in ipotesi, idonei ad inibire in toto l’attività dalla parte appellante, ove non sia possibile in concreto collocare la sede dell’attività nel territorio comunale senza violare le distanze di cui alla predetta legge, funzionali a garantire la protezione di tali interessi”. cr/AGIMEG