Scommesse, Cassazione dichiara inammissibili due ricorsi: “Truffa aggravata per aver deviato flusso di giocate dai canali ufficiali”

La Cassazione ha dichiarato inammissibili i due ricorsi contro la sentenza della Corte di Appello di Bologna, che ha integralmente confermato la sentenza del Tribunale di Ravenna, con cui due soggetti erano stati ritenuti responsabili del reato di truffa aggravata perché, con artifici e raggiri consistiti nel manomettere le registrazioni relative a giochi pubblici e installare computer propri in luogo di quelli ufficiali collegati ai terminali di un concessionario di gioco, al fine di deviare il flusso delle giocate dai canali ufficiali così da incassarne fraudolentemente il corrispettivo, nonché nello stampare scontrini su carta con impresso il nome ufficiale della concessionaria, facendo apparire regolari le giocate raccolte con i terminali fraudolentemente installati, avevano indotto in errore la clientela conseguendo un ingiusto profitto, costituito dall’incasso illegittimo di 68.700 euro derivanti dai corrispettivi delle giocate, con altrui danno. La suprema Corte ha così dichiarato  “inammissibili i ricorsi” e condannato i ricorrenti al pagamento delle spese. lp/AGIMEG