Scommesse, Avv. Parrelli (Betn1) ad Agimeg su assoluzione agenzia Vado Ligure: “Fatto non previsto dalla legge come reato”

“Il fatto non è previsto dalla legge come reato”. Anche a Vado Ligure, in provincia di Savona, il titolare di un’agenzia Betn1 è stato assolto con la formula “il fatto non è previsto dalla legge come reato” dal reato penale di raccolta di scommesse in assenza di Concessione italiana previsto dalla legge 401/89. Ennesima vittoria dunque per un caso che risale al 2015 quando, a seguito di un controllo, veniva presentata denuncia per il reato di raccolta abusiva, nonostante il titolare del Centro Betn1 avesse allegato al verbale di contestazione tutte le domande presentate alle autorità competenti e dimostrato di aver rispettato le procedure idonee di Legge. Nella causa di Vado Ligure, quanto riportato dal PM al Giudice, su come era stata organizzata l’attività di raccolta scommesse, corrisponde alla verità, dice la Corte, ma al contempo essa non rientra in nessuna fattispecie di reato, sia da punto di vista degli elementi soggettivi che oggettivi, poiché gli è stato attribuito per un errore di valutazione giuridica. In altre parole, il pubblico ministero contesta un reato non previsto come reato dalla legge stessa. Sogno di Tolosa Ltd auspica che “anche questo caso di assoluzione contribuisca a far terminare questa caccia alla streghe verso i nostri punti di raccolta che, ricordiamo, sono legali al pari dei titolari di Concessione italiana anche se regolamentate da due diverse norme del medesimo ordinamento giuridico”. “Siamo autorizzati a lavorare in forza della 644 (la legge 190/2014 art. 1 comma 644 ndr) – afferma ad Agimeg l’Avvocato Mariateresa Parrelli, legale Sogno di Tolosa – e sottolineo il fatto che sia i concessionari che Betn1 sono legali, anche se regolamentati da diverse norme del medesimo ordinamento giuridico. L’attività di raccolta scommesse è lecita sia per chi ha aderito alla sanatoria nel 2015 sia per chi ha la 644: la tutela dell’ordine pubblico è garantita proprio dalla 644, per questo motivo il giudice ha stabilito che non c’è reato. Quello di Vado Ligure è un ulteriore riconoscimento della bontà del nostro operato”. cr/AGIMEG