Processo Beta: la Cassazione annulla con rinvio gli arresti dei fratelli Lipari

La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha annullato i provvedimenti di custodia cautelare in carcere disposti nei confronti di Salvatore e Antonio Lipari, ordinando però al Tribunale delle Libertà di Messina di riesaminare i profili critici. I fratelli Lipari – tra i principali indagati nelle inchieste Beta 1 e Beta 2 – sono accusati di far parte del clan Santapaola-Ercolano, attivo in diversi settori, tra cui “in particolare dei giochi e delle scommesse clandestine, degli appalti pubblici, della gestione della distribuzione dei farmaci, delle estorsioni e del reinvestimento di capitali illeciti”. La Cassazione sottolinea tuttavia che il Tribunale delle Libertà – nelle ordinanze in questione – non ha fornito “ad ogni deduzione difensiva una puntuale risposta”. In particolare, manca la “esatta individuazione delle note modali della ipotizzata condotta delittuosa e dei correlativi dati sintomatici della intraneità dell’indagato al contestato sodalizio”. Il Tribunale infatti non ha messo in evidenza “condotte le cui specifiche connotazioni appaiano con ogni probabilità indicative della effettività di un contributo causalmente rilevante alle attività ed agli scopi del sodalizio in questione”. Inoltre, la Cassazione sottoliena che è passato “un considerevole lasso di tempo fra l’emissione della misura cautelare (alla fine del 2018) e la realizzazione del reato associativo in via provvisoria contestato all’indagato (sino al settembre del 2015), senza che alcun ulteriore elemento significativo a suo carico sia stato evidenziato lungo il dispiegarsi dell’intero, ed assai rilevante, arco temporale successivo”. rg/AGIMEG