Imposta unica non dovuta, 21 ricorsi Stanleybet accolti in Commissione Tributaria Provinciale di Firenze

La Commissione Tributaria Provinciale di Firenze ha emesso in questi ultimi giorni ben 21 sentenze a favore di Stanleybet e dei titolari dei centri affiliati, difesi dall’avv. Daniela Agnello per le annualità dal 2007 al 2011. La Commissione di Firenze ha ritenuto meritevoli di accoglimento i ricorsi avverso gli avvisi di accertamento in materia di imposta unica. La Commissione ha ritenuto “decisiva” e di “assorbente importanza” la sentenza n. 27/2018 emessa dalla Corte Costituzionale e ha confermato l’illegittimità costituzionale dell’art. 3 del D. Lgs. 504/1998 e dell’articolo 1, comma 66 della L. Stabilità 2011, affermando che “non può aver luogo la traslazione dell’imposta, giacché l’entità delle commissioni pattuite fra ricevitore e bookmaker si era cristallizzata sulla base del quadro regolatorio, anche sotto il profilo tributario”. La Commissione ha accolto i ricorsi presentati dalla Stanleybet e dalle ricevitorie affiliate e ha annullato gli avvisi di accertamento anche per l’annualità 2011. Il Collegio ha, altresì, citato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Toscana secondo la quale “l’obbligazione facente capo al coobbligato Stanleybet esiste solo in quanto esiste l’obbligazione principale facente capo all’altro soggetto […] e che, venuto meno l’obbligo solidale nel versamento dell’imposta del soggetto principale, viene meno anche l’obbligo nei confronti della società estera”. Il contenzioso tributario impegna ormai numerose sedi giudiziarie e innumerevoli risorse, con provvedimenti spesso contrastanti: Stanleybet auspica l’intervento della Corte di Giustizia UE per accertare, in via definitiva, che l’imposta applicata ai propri centri è in contrasto con il diritto eurounitario. lp/AGIMEG