Il distanziometro di Pieve di Nievole finisce di fronte al Consiglio di Stato. La pronuncia entro due mesi

Consiglio di Stato, è stato mandato in decisione il ricorso intentato da una sala vlt contro il regolamento sul gioco adottato dal comune di Pieve di Nievole, in provincia di Pistoia. La vicenda risale al 2015, la sala ottenne la licenza di pubblica sicurezza dalla Questura che però rimetteva al Comune la verifica delle distanze. Il Comune riesaminò la questione poco dopo, e quindi intimò la cessazione dell’attività.‎ ‎In primo grado, il Tar Toscana ha sostanzialmente riconosciuto la legittimità della disciplina comunale. La sala aveva anche chiesto di rimettere la questione alla Corte Costituzionale, sostenendo che il distanziometro fosse in contrasto con il decreto Balduzzi, visto che questo imponeva una procedura particolare – in cui fossero coinvolte varie amministrazioni, tra cui anche i Monopoli – per pianificare la distribuzione delle sale da gioco. Il Tar tuttavia ha giudicato il rinvio inutile richiamando sia le pronunce della stessa Consulta, sia quelle del Consiglio di Stato. La decisione del Consiglio di Stato adesso è attesa nell’arco di due mesi. gr/AGIMEG