Global Starnet, Tribunale di Milano scagiona Corallo su caso Bpm. Società chiede a Monopoli stop decadenza concessione

Il Tribunale di Milano ha azzerato la posizione di Francesco Corallo, socio di riferimento della Global Starnet, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sui presunti finanziamenti illeciti concessi dalla Bpm sotto la guida di Massimo Ponzellini. Si riapre così clamorosamente la partita della concessione giochi di Global Starnet, per la quale l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha disposto la decadenza quasi un anno fa. Nel verbale di udienza del 1° febbraio l’avviso di conclusione delle indagini inviato nel 2014 dalla Procura allo stesso Corallo è stato considerato “nullo” per un vizio procedurale e con esso tutti gli atti conseguenti. Una svolta che potrebbe incidere sul provvedimento di decadenza basato sul ruolo di imputato di Corallo nel processo di Milano, che prevede l’esclusione dalle gare e dalle concessioni dei soggetti condannati o indagati per associazione a delinquere. Global Starnet ha già presentato ai Monopoli di Stato una diffida per ottenere l’annullamento della decadenza: “Il Tribunale di Milano ha accertato un originario vizio procedimentale, con la conseguenza che giuridicamente Corallo non ha mai assunto la qualità di ‘imputato’ in ordine alla contestata presunta accusa di associazione a delinquere semplice” e tutti i “presunti ‘associati’ di Francesco Corallo” sono stati assolti “con la più ampia formula”. In tale situazione, per la società, “si rende necessario un immediato intervento da parte dell’Amministrazione e si formula a tal fine espressa istanza affinché questa prenda atto della radicale inesistenza dei presupposti dell’atto emanato e provveda al ritiro del medesimo”. lp/AGIMEG