Giochi, Tar Veneto su ubicazione sale Rovigo: “Comune può prevederle anche in zone non produttive”

“Il Comune di Rovigo può dettare specifiche previsioni in ordine all’ubicazione delle sale da gioco, prevedendole anche in zone diverse da quelle produttive”. Con questa motivazione il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Seconda) ha respinto un ricorso contro il Comune di Rovigo per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia,
del provvedimento di divieto di costruzione di una sala giochi. Il Tar ricorda come l’art. 54 della legge regionale del 2016 stabilisce che le ‘Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio’ dettano nei rispettivi strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale specifiche previsioni in ordine all’ubicazione delle sale da gioco. “Alla data di entrata in vigore della sopra richiamata legge regionale i locali di cui, con il provvedimento impugnato, adottato in data 5 Aprile 2017, è stata denegata l’agibilità a sala giochi, non erano destinati a sala gioco. Un sommario esame proprio della fase cautelare non consente di evidenziare profili di illegittimità costituzionale della sopra richiamata legge regionale, considerando che il comune di Rovigo può dettare specifiche previsioni in ordine all’ubicazione delle sale da gioco, prevedendole anche in zone diverse da quelle produttive”. lp/AGIMEG