Giochi, Tar Veneto accoglie ricorso sala Vlt: “Distanziometro sproporzionato, preclude gioco lecito in quasi tutto il territorio comunale”

“L’applicazione pratica delle misure di prevenzione logistica previste dal regolamento comunale conduce a esiti sproporzionati, in quanto finisce per precludere l’esercizio dell’attività di gioco lecito in quasi tutto il territorio comunale, consentendone l’insediamento solo in zone estremamente circoscritte (0,53% del territorio comunale)”. Con questa motivazione il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Terza) ha accolto il ricorso di una sala Vlt di Selvazzano Dentro (PD), per l’annullamento
previa sospensione dell’efficacia, del distanziometro introdotto dal regolamento comunale dello scorso gennaio in materia di giochi, che “determina un effetto espulsivo e preclusivo all’installazione e alla collocazione di nuovi apparecchi per il gioco lecito ex art. 110 comma 6 e 7 del Tulps”. “Ritenuto opportuno – si legge nella sentenza del Tar – sospendere l’efficacia degli atti in ragione del grave pregiudizio prospettato dalla ricorrente e atteso che, nel particolarissimo caso concreto sottoposto al vaglio del Tribunale, l’applicazione pratica delle misure di prevenzione logistica previste dal regolamento comunale conduce a esiti sproporzionati, in quanto finisce per precludere l’esercizio dell’attività di gioco lecito in quasi tutto il territorio comunale, consentendone l’insediamento solo in zone estremamente circoscritte (0,53% del territorio comunale); Per le suesposte considerazioni appare opportuno che il Comune valuti la possibilità di modificare il regolamento comunale (ad es. diminuendo la distanza minima dai luoghi sensibili o calcolando detta distanza, anziché in “linea d’aria”, con il criterio del percorso pedonale più breve), adattandolo alla peculiare conformazione del territorio, onde evitare che l’attività di gioco lecito risulti di fatto bandita nell’intero territorio comunale”, per questi motivi il Tar Veneto accoglie l’istanza cautelare e fissa per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica del 23 novembre 2017. lp/AGIMEG