Giochi, ecco il ruolo della Global Starnet nella relazione ANAC alla Camera

La Global Starnet è stata “oggetto di diverse indagini giudiziarie che, in particolare, hanno portato il GIP del Tribunale di Roma ad adottare l’ordinanza di misure cautelari n.
464/2015”. Lo scrive l’Anac nella relazione annuale presentata ieri alla Camera dei Deputati. Il riferimento è all’ordinanza emessa nei confronti di Gianfranco Fini per il sequestro di alcune polizze intestate all’ex leader di AN, ma poi nel provvedimento si ricostruiscono anche i rapporti con Amedeo Laboccetta, e si fa riferimento ai trasferimenti di fondi della Global Starnet che quest’ultimo avrebbe disposto. Si tratterebbe – secondo la ricostruzione del GIP Simonetta d’Alessandro – di fondi che la Global Starnet avrebbe dovuto utilizzare per pagare il Preu degli apparecchi, e che invece sarebbero stati girati a altre compagnie del gruppo. Alcuni di questi denari, poi, sarebbero stati utilizzati per acquistare la casa di Montecarlo. “L’esame di tale provvedimento” prosegue l’ANAC nel report, “ha indotto il Presidente dell’Autorità a formulare al Prefetto competente la proposta di adozione della misura di straordinaria e temporanea gestione nei confronti della società Global Starnet Limited, relativamente alla concessione dell’attivazione e della conduzione operativa della rete per la gestione telematica del gioco lecito”. L’Anac nella relazione ricorda anche che la Global Starnet – all’epoca B Plus Gioco Legale – era stata già sottoposta a amministrazione straordinaria in seguito all’interdittiva antimafia emessa nel 2012. “Attesa l’indifferibilità delle attività in questione per l’integrità del bilancio pubblico e la salvaguardia dei livelli occupazionali e considerata la necessità e l’urgenza di assicurare la prosecuzione delle stesse anche per la tutela dell’interesse pubblico in materia di sicurezza del gioco legale, il Prefetto di Roma ha disposto la straordinaria e temporanea gestione della società ex art. 32, co. 10. Tale misura, tuttavia, è stata successivamente revocata con decreto n. 323122 del 16 novembre 2015, in quanto il citato provvedimento interdittivo è stato annullato dal giudice amministrativo”. lp/AGIMEG