Giochi: impugnate di fronte al Consiglio di Stato le fasce orarie di Castelletto Sopra Ticino, Novara

Consiglio di Stato, sollecitare il Tar Piemonte a fissare quanto prima l’udienza di merito, per poter decidere in via definitiva la questione delle fasce orarie nel Comune di Castelletto Sopra Ticino, in provincia di Novara. E’ quanto ha chiesto in sostanza una sala giochi del Comune nell’udienza che si è celebrata quest’oggi di fronte alla Quinta Sezione. Alla base della richiesta anche il fatto che l’Amministrazione di Castelletto Sopra Ticino abbia – nel corso del procedimento – modificato il regolamento antigioco ampliando le fasce orarie,quindi venendo in parte incontro alle esigenze della sala, ma comunque mantenendo in piedi l’impianto. La sala adesso dovrà quindi impugnare il nuovo atto con motivi aggiunti. Due le principali censure che l’operatore muove al regolamento. Da un lato osserva che non è fondato su un’adeguata ricerca: fa leva infatti su rilevazioni della Asl di Novara sulla diffusione delle ludopatie, che però riportano i dati dell’intera provincia. Peraltro, tra i giocatori problematici in cura (circa una cinquantina), nessuno avrebbe residenza nel Comune di Castelletto Sopra Ticino. Dall’altro, le fasce orarie non hanno altro effetto se non quello di spingere i giocatori verso le sale dei comuni limitrofi, praticamente attaccati senza soluzione di continuità a quello di Castelletto Sopra Ticino. Quindi il regolamento non ostacolerebbe in alcun modo i giocatori, ma si tradurrebbe solo in una discriminazione per le sale del Comune. L’ordinanza di Palazzo Spada è attesa nelle prossime 24/48 ore. gr/AGIMEG