Comune Desio blocca apertura di una sala, titolare chiede i danni. Cassazione: doveva rivolgersi al Tar, non al Tribunale Civile

“Quando il danno lamentato sia conseguenza immediata e diretta dell’illegittimità dell’atto impugnato la tutela risarcitoria può essere invocata davanti al giudice amministrativo”. Lo scrivono le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, pronunciandosi in sostanza sulla richiesta di risarcimento avanzata da un imprenditore di Desio contro l’amministrazione comunale che aveva respinto le DIA. L’uomo puntava a aprire un circolo privato in cui istallare degli apparecchi da intrattenimento, il Comune tuttavia aveva bloccato l’iter, con dei provvedimenti – secondo il ricorrente – viziati da diverse omissioni. Di qui la richiesta di risarcimento del danno, che però l’uomo ha intentato di fronte al giudice ordinario. Il Tribinale di Monza prima, e la Corte d’appello di Milano poi, hanno però detto che il ricorso andava incardinato di fronte al Tar. E la Cassazione conferma: dopo aver sottolienato che è impossibile “evincersi con precisione quali siano gli specifici comportamenti dei dipendenti del Comune di Desio dei quali l’odierno ricorrente in concreto si duole”, chiarisce che comunque le presunti omissioni “risultano prospettate come comunque attinenti all’iter procedimentale intrapreso con la presentazione nella specie delle due DIA, e pertanto al rilascio dell’autorizzazione richiesta”. lp/AGIMEG