CGE, avvocato Agnello (Stanley): “La disposizione sulla decadenza della concessione è in contrasto con i principi di trasparenza e di certezza del diritto”

“Oggi abbiamo sostenuto e dimostrato che una disposizione che impone la decadenza dalla concessione per “ogni ipotesi di reato per il quale sia stato disposto il rinvio a giudizio e che l’Amministrazione … valuti tale da far escludere l’affidabilità, la professionalità e l’idoneità morale del concessionario” è in contrasto con i principi di trasparenza, certezza del diritto e proporzionalità” – riporta una nota dell’avvocato Agnello, legale della Stanleybet – . “Tale clausola è formulata con una tale ambiguità, genericità e imprecisione, da rendere del tutto imprevedibili le circostanze che potranno determinarne la decadenza ed espone i concessionari ad incertezza, favoritismo e arbitrarietà.  Abbiamo risposto alle domande e ai chiarimenti richiesti dalla Corte e dall’avvocato generale e abbiamo ribadito ancora una volta che la portata escludente della clausola che prevede la decadenza per circostanze non chiare, non precise e non univoche, unitamente al modello mono-concessionario, e alle misure deterrenti e sproporzionate previste nel bando di gara, come la base d’asta di 700 milioni di euro, forniscono la prova evidente che si è trattato di una gara progettata per Lottomatica – conclude la nota – l’unico soggetto che vi ha partecipato e che aveva già beneficiato per quasi un ventennio dell’affidamento diretto della concessione”. lp/AGIMEG