Scommesse, Cassazione annulla aggravante mafiosa per uno degli indagati dell’operazione “Gaming off line”

“La consapevolezza da parte di Minutola di partecipare all’associazione può considerarsi indicativa della consapevolezza di agevolare i singoli soggetti con i quali era in contatto, ma non il sodalizio mafioso; ciò anche in considerazione del fatto non risulta che il ricorrente abbia mai offerto un contributo al perseguimento dei fini dello stesso”. Con questa sentenza la Corte di Cassazione ha annullato l’aggravante di associazione mafiosa nei confronti di Giovanni Minutola, uno degli indagati dell’operazione “Gaming off line” del 2018, agli arresti domiciliari dopo le indagini della Procura di Catania che avevano portato alla luce un’organizzazione criminale dedita alla gestione di agenzie di scommesse in Sicilia. “Non può non rilevarsi come nell’ordinanza impugnata viene fatto emergere unicamente che Minutola conosceva Castiglia, si rivolgeva a lui per la concessione di fidi e che era a conoscenza che Salvo Massimiliano era stato ritenuto dalla Autorità Giudiziaria appartenente al clan mafioso dei Cappello. Ciò, alla luce dei principi di diritto sopra richiamati, non consente, però, in alcun modo di ritenere sussistente la consapevolezza da parte dell’indagato di svolgere una condotta agevolatrice dell’associazione a delinquere” di stampo mafioso, evidenzia la Suprema Corte. lp/AGIMEG