Cassazione conferma condanna detentiva ad un affiliato del clan Lo Russo. “Ruolo determinante nella gestione di bische in cui si praticava gioco d’azzardo illegale”

La Cassazione conferma la condanna detentiva per un uomo affiliato al clan lo Russo, per aver avuto, tra le altre accuse, un ruolo determinante nelle bische gestite dal clan in cui si praticava gioco d’azzardo illegale. Il Tribunale ha affermato: “L’accertamento di responsabilità è basato sulle intercettazioni e dichiarazioni dei collaboratori”. Tale dichiarazione sussiste sia per l’accusa di spaccio di droga sia per la gestione delle suddette bische clandestine. Inoltre la Cassazione ha ritenuto scarsamente significative le prove proposte dal ricorrente, non avendo dunque nessun fondamento per ribaltare la sentenza ha dichiarato il ricorso inammissibile con questa motivazione: “Con il presente ricorso il ricorrente ha insistito nel riproporre elementi indiziari ritenuti scarsamente significativi e/o interpretati diversamente dai giudici di merito, senza, però, minimamente confrontarsi con la valutazione di genericità e conseguente inammissibilità dei motivi proposti sulla propria responsabilità e senza evidenziare alcun errore percettivo della Corte di cassazione su tale aspetto. Il presente ricorso non contiene, difatti, nessuna allegazione circa la puntualità e specificità dei motivi de quibus formulati nell’originario ricorso per cassazione.” ac/AGIMEG