Apparecchi da intrattenimento: anche per il GUP di Firenze commette peculato il gestore che non versa il preu al concessionario

Commette peculato il gestore degli apparecchi che non riversa al concessionario il preu riscosso. Lo ribadisce il Gup di Firenze che con una sentenza di fine maggio ha condannato il gestore che non aveva effettuato i pagamenti nei confronti di tre diversi concessionari delle slot. Il giudice toscano ha ricalcato un orientamento predominante espresso dalla Cassazione, anche se non è mancata qualche decisione di segno contrario. E’ il caso di una sentenza dell’aprile 2018, in cui “la Sesta sezione di Cassazione aveva qualificato le somme raccolte negli apparecchi come ricavo d’impresa del gestore” spiegano gli avvocati Claudio Urciuoli e Tommaso Politi, difensori di due concessionari costituitisi parti civili. Ma già ma fine 2018 la Suprema Corte è tornata all’orientamento dominante “riaffermando il principio secondo cui il gestore, in qualità di incaricato di pubblico servizio, è obbligato a riversare al Concessionario le somme raccolte e in difetto commette il delitto di peculato”. Tornando poi alla sentenza di Firenze, gli Avvocati sottolineano che il Gup “ha altresì ritenuto irrilevanti, ai fini della configurabilità del delitto di peculato contestato al gestore, le ragioni di una presunta crisi imprenditoriale dedotta dall’imputato”.rg/AGIMEG