Riforma giochi, Baretta (Mef): “Urgente chiudere discussione con Enti locali e Regioni. Il riordino del settore passa da garanzia livelli di sicurezza per la tutela della salute, ordine pubblico e giocatori”

“E’ urgente concludere la discussione aperta, in sede di Conferenza Unificata, con gli Enti locali e le Regioni. Non si può più continuare, infatti, in una situazione di confusione normativa, di eccesso di offerta di gioco, di crescita della ludopatia, di assenza di regole”. E’ quanto dichiarato da Pier Paolo Baretta, sottosegretario Mef, in una nota inviata agli organizzatori del Rapporto 2017 della Fondazione Bruno Visentini. “Per questo – ha continuato – abbiamo proposto di ridurre del 30% le slot, di dimezzare i punti gioco (che oggi rasentano i 100 mila), di adottare un equilibrato criterio di distanze (150 metri) da luoghi sensibili quali le scuole e i luoghi di culto e i sert. Si tratta di una svolta importante nell’approccio al gioco pubblico che chiede una assunzione di responsabilità da parte di tutti. Le persistenti polemiche non colgono l’urgenza di decidere e sottovalutano che il Governo ha proposto soluzioni che fino a ieri sembravano impensabili. Spero che prevalga la saggezza e che si raggiunga una intesa. In ogni caso non possiamo lasciare la situazione così”. lp/AGIMEG

Giohi, Baretta (Mef): “Criminalità organizzata cerca di infiltrarsi nel circuito legale del gioco”

“La presenza del gioco illegale in Italia – ha proseguito Baretta nella nota inviata al convegno della Fondazione Bruno Visentini – è riscontrata in diversi settori nei quali la criminalità organizzata cerca di infiltrarsi nel circuito legale dell’offerta di gioco pubblico. Tra i fenomeni illeciti più ricorrenti, vi sono la raccolta di scommesse, operata anche mediate centri di trasmissione dati utilizzati da soggetti non in possesso delle previste concessioni/autorizzazioni statali; la manomissione delle slot machine, allo scopo di alterare i flussi telematici dei dati della raccolta; la diffusione dei cosiddetti “totem”, apparecchi installati all’interno di esercizi pubblici collegati alla rete internet che consentono in modo illegale il gioco a distanza; il gioco d’azzardo online, che riguarda il fenomeno della presenza in rete di numerosi casinò e siti internet illegali”. lp/AGIMEG

Giochi, Baretta (Mef): “Il riordino del settore passa da garanzia livelli di sicurezza per la tutela della salute, ordine pubblico e giocatori”

“Per contrastare i fenomeni di illegalità e riordinare il settore del gioco legale (ricordo che sono stati oscurati circa 6000 siti illegali di gioco d’azzardo online) – ha proseguito Baretta nella nota inviata al convegno della Fondazione Bruno Visentini –, la finalità delle relative scelte è quella “di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori di età”. Dobbiamo considerare che l’attività di controllo è uno dei principali obiettivi perseguiti, pertanto il Governo intende adottare una serie di misure volte a: inasprire i controlli contro il gioco illegale, attribuendo competenze specifiche anche agli organi di polizia locale, prevedendo un apposito potere sanzionatorio e l’attribuzione dei relativi proventi ai comuni; agevolare i controlli amministrativi e di polizia sui vari punti di gioco, attraverso il nuovo sistema distributivo del gioco lecito che dovrà fondarsi sull’equilibrio tra il complessivo dimensionamento dell’offerta e la distribuzione sul territorio dei punti vendita di gioco che risulti sostenibile sotto il profilo dell’impatto sociale e dei controlli che possono in concreto essere assicurati dalle autorità a ciò preposte; predisporre conseguentemente un sistema strutturato di vigilanza e di controllo dei giochi che colleghi il rispetto delle normative antimafia e antiriciclaggio con le ispezioni amministrative, le verifiche tributarie e il monitoraggio continuo e capillare delle tecnologie elettroniche e informatiche; introdurre un nuovo modello di governance della vigilanza nel settore dei giochi e delle scommesse improntato a efficacia ed efficienza, basato anche sulla centralizzazione di qualunque dato o informazione giudiziaria riguardanti il gioco d’azzardo”. lp/AGIMEG

Giochi, Baretta (Mef): “Nel settore occupate, direttamente ed indirettamente, circa 150 mila persone”

“Non da ultimo va ricordato che il gioco legale costituisce un volano importante per la nostra economia (circa 1,1% del Pil) e nel settore – ha concluso la nota del sottosegretario Baretta, ricorda Agimeg – risultano occupate direttamente e indirettamente, complessivamente circa 150 mila persone, tra i dipendenti dei concessionari, dei gestori e dei produttori di apparecchi (complessivamente circa 30 mila), i lavoratori dell’indotto (manutenzioni apparati tecnologici sul territorio, supporti commerciali, etc.) e la forza del lavoro che nei punti di vendita si dedica alla gestione dell’attività di gioco”. lp/AGIMEG