Rendiconto 2018 e Assestamento 2019: “Incremento del 5,8% delle entrate tributarie del Lotto nel periodo 2017/2018”

“Con riferimento specifico alle entrate tributarie, l’incremento del dato degli accertamenti è dovuto principalmente ai maggiori accertamenti relativi alle tasse ed imposte sugli affari di 9,5 miliardi (+5,6%),a gli introiti per lotto, lotterie ed altre attività di giuoco di 545 milioni (+4,0%) ed, in piccola parte, anche ai monopoli (+0,5%, pari a 52 milioni). In lieve riduzione le imposte sul patrimonio e sui redditi, di 263 milioni (-0,1%). (…) Con riguardo alle principali imposte del comparto tributario si registra nel 2018 un aumento degli accertamenti delle entrate tributarie ricorrenti (circa 11,1 miliardi per gli accertamenti, di cui 8,1 miliardi relativi all’Iva) e una diminuzione di quelli delle entrate non ricorrenti (-1,2 miliardi, dovuti in gran parte all’aggregato “Altre imposte dirette”)”. Tra queste ultime, per quanto riguarda gli accertamenti delle entrate tributarie per il settore del gioco, nel Lotto si è registrata una variazione del 5,8% nel periodo 2017/2018 passando da 7.153 milioni di euro a 7.568 milioni. Mentre, per le imposte gravanti sui giochi si è registrata una variazione dell’1,6% nel periodo 2017/2018 passando da 6.047 milioni di euro a 6.146 milioni. Infine, per le lotterie ed altri giochi si è registrata una variazione dell’5,0% nel periodo 2017/2018 passando da 303 milioni di euro a 318 milioni. ” In particolare, per le entrate tributarie ricorrenti, l’aumento degli accertamenti è legato soprattutto all’IRPEF (+3,3 miliardi di euro, +1,7%) e all’IVA (+8,1 miliardi di euro, +5,5%). Ulteriori 790 milioni sono relativi alle imposte di registro, bollo e sostitutive (+6,6%) e 451 milioni agli accertamenti relativi al lotto (+5,8%)”. Sono alcuni dei dati riportati nei dossier del Servizio del Bilancio e del Servizio Studi pubblicati su Camera e Senato per il “Rendiconto 2018 e l’Assestamento 2019”. “Secondo le informazioni fornite nella Relazione illustrativa al disegno di legge di assestamento, per la variazione complessiva delle entrate si evidenzia che: 6.716 milioni di euro riguardano la riduzione delle entrate tributarie, determinata, da un lato, dall’adeguamento in riduzione per 9.191 milioni della stima al quadro più aggiornato del DEF 2019 e, dall’altro lato, dall’andamento più favorevole per 2.475 milioni registrato nei primi mesi dell’anno. In termini di composizione, la variazione totale si distribuisce sostanzialmente in egual misura tra imposte dirette e imposte indirette. Per le imposte dirette, la riduzione complessiva è di 3.713 milioni, di cui 5.413 milioni già considerati nelle stime dei tendenziali di finanza pubblica. Quanto alle imposte indirette, la flessione complessiva è di 3.000 milioni, per lo più ascrivibile all’adeguamento al quadro di previsione del DEF, solo in parte mitigata dall’andamento più favorevole atteso sulla base dei risultati già conseguiti, in particolare, per i proventi del gioco del lotto (per 475 milioni), al lordo delle maggiori spese per gli aggi da corrispondere ai concessionari del gioco e per il pagamento delle relative vincite (per 270 milioni), nonché per il gettito Iva”, prosegue il Dossier. “Il ddl di assestamento in esame – che, secondo quanto riportato nella Relazione illustrativa ha effettuato ulteriori rimodulazioni degli accantonamenti, con riferimento ad alcune specifiche appostazioni di bilancio, quali gli stanziamenti del Fondo per le politiche sociali (40 milioni), diritto allo studio (30 milioni), funzionamento università (40 milioni) e alta tecnologia (50 milioni) e, per 300 milioni, per il finanziamento del trasporto pubblico locale – dispone le relative riduzioni degli stanziamenti di competenza e di cassa, da cui deriva il corrispondente miglioramento del saldo netto da finanziare. Si segnala al riguardo che le riduzioni degli stanziamenti di bilancio proposte con il ddl di assestamento per circa 2 miliardi di euro afferenti agli accantonamenti indisponibili costituiti dalla legge di bilancio 2019 non hanno effetti aggiuntivi sull’indebitamento netto in quanto già scontati nelle previsioni tendenziali del DEF 2019. (…) La riduzione della spesa per interessi passivi, già parzialmente considerata nelle previsioni tendenziali del DEF, è legata per 1,4 miliardi alle minori esigenze per interessi sui conti correnti di tesoreria e per 400 milioni alle minori esigenze relative al pagamento di interessi sui titoli del debito pubblico. Tali riduzioni sono in parte compensate dall’aumento degli interessi sui buoni postali fruttiferi, per quasi 800 milioni di euro. Tali riduzioni sono parzialmente compensate dall’incremento di altre categorie di spesa, quali: le poste correttive e compensative, che incrementano per 1.674 milioni, dovuti per 1,5 miliardi all’adeguamento degli stanziamenti per le compensazioni di imposte, e per 200 milioni all’adeguamento delle spese per le vincite del gioco del lotto”, continua il testo. Nel testo, si sottolinea un crollo delle entrate dalle imposte gravanti sui giochi e dalle lotterie ed altri giochi dalla Legge di Bilancio 2019 all’Assestato, passando rispettivamente da 7.183 milioni di euro a 6.578 milioni di euro e da 351 milioni a 313 milioni. In aumento invece quelle relative al Lotto che mutano da 7.575 milioni della Legge di Bilancio a 8.050 milioni dell’Assestato. In quest’ultimo di evidenzia che le entrate del Lotto incidono con 1,6% sul totale di 506.484 milioni di euro, quelle delle imposte gravanti sui giochi con l’1,3% e quelle di lotterie ed altri giochi con lo 0,1%.

La Commissione Bilancio ha avviato l’esame congiunto del Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2018, con la relazione della sen. Ferrero, e delle Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019, con la relazione della sen. Pirro. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per giovedì 18 luglio, alle 12. cdn/AGIMEG