Manovrina, dai giochi una “mini-stangata” da 700-800 milioni di euro. Al 10% la tassa sulle vincite per importi dai 500 euro

Anche se la partita è ancora aperta, per il mercato dei giochi si parla già di una “mini-stangata” per quanto riguarda la manovrina da 3,4 miliardi che il Governo sta completando e che approverà martedì prossimo insieme al Documento di economia e finanza al Consiglio dei Ministri. Un capitolo importante della manovrina è infatti rappresentato proprio dai giochi. Secondo le indiscrezioni riportate in questi giorni dai principali quotidiani, dal mercato del gambling dovrebbe arrivare una componente fiscale per circa 700-800 milioni di euro. Aumenterà la cosiddetta “tassa sulla fortuna”, che, secondo Il Messaggero, dovrebbe passare dal 6 al 10% per le vincite al di sopra di 500 euro e dal 6 all’8% per tutte le vincite relative al gioco del Lotto, che colpisce invece tutti gli importi. Il Preu delle Awp salirà di 1 punto percentuale, mentre quello delle Vlt dello 0,5%. Da queste manovre, come riporta Il Sole24 Ore, il Governo si aspetta entrate per circa 100 milioni a comparto, per un totale di 200 milioni. Altri 400 milioni attesi dall’anticipo della gara per la concessione del Gratta e Vinci, in scadenza nel 2019. Bocciata invece l’ipotesi di aumentare di 100 milioni la base d’asta per l’assegnazione del Superenalotto. lp/AGIMEG