Giochi: nel 2016 il 53,8% della spesa totale in Slot e Vlt. In cinque anni 1,7 miliardi di euro dalla ‘tassa sulla fortuna’

Nel 2016 in Italia una giocata su due è finita in slot e vlt. La spesa negli apparecchi da intrattenimento – secondo elaborazioni Agimeg su dati ADM – è infatti stata di quasi 10,5 miliardi di euro, pari al 53,8% della spesa totale (19,4 miliardi). Il Lotto è in seconda posizione in termini di spesa con una quota mercato del 15,7% a 3,06 miliardi, il +3,2% rispetto al 2006, seguito dalle Lotterie (tradizionali e istantanee) che registrano una quota mercato del 12,5% ma che in termini percentuali in 11 anni sono cresciute – grazie al boom dei Gratta e Vinci – del 58,7%, attestandosi a una spesa di 2,4 miliardi. Spesa in crescita anche per le scommesse sportive, passate dai 670 milioni del 2006 a 1,1 miliardi dello scorso anno (+68,8%), mentre è crollata quella delle scommesse ippiche, da 904 milioni a 171 milioni (-81%). In calo anche la spesa nei giochi numerici a totalizzatore (-43,6%) passati da 1,3 miliardi a 731 milioni, così come quella del bingo, che ha perso il 38,5% (da 786 milioni a 483 milioni). Capitolo a parte per il gioco online, la cui spesa dalla sua introduzione nel 2008 (46 milioni) al 2016 (486 milioni) è cresciuta del 956%. Infine, negli ultimi cinque anni la tassa sulle vincite – detta anche ‘tassa sulla fortuna’, introdotta nel 2012 e pari al 6% sulla parte eccedente i 500 euro – ha fruttato quasi 1,7 miliardi, con il record del 2016 che ha sfiorato i 400 milioni di euro. cr/AGIMEG