Giochi, dal Veneto alla Sicilia: ecco i numeri del contrasto al settore illegale nel 2015

“Tutelare l’economia legale e le imprese rispettose delle regole, garantendo allo Stato, all’Unione Europea, alle Regioni e agli Enti locali il regolare afflusso ed il corretto impiego delle risorse destinate al benessere della collettività e al sostenimento delle politiche di sviluppo economico e sociale”. E’ questo l’obiettivo che ha guidato l’azione operativa della Guardia di Finanza nel 2015 nell’ambito della lotta al gioco illegale.
> Nel dettaglio – ricorda Agimeg –  in Veneto sono stati effettuati 290 interventi presso sale giochi e centri di scommesse, con il sequestro di 13 apparecchi automatici da gioco. L’attività operativa dei reparti della Guardia di Finanza della Liguria ha consentito, con 412 interventi e 13 indagini nel settore giochi, di verbalizzare 295 soggetti. L’attività di contrasto al gioco illegale in Emilia-Romagna, nel 2015, ha portato a 246 controlli in sale giochi e centri scommesse, dove sono state riscontrate irregolarità nel 25% dei casi. Nei confronti di alcuni gestori sono stati scoperti, nel complesso, 195.307 euro di giocate nascoste al fisco. In Toscana sono stati 351 gli interventi nel 2015, che hanno portato alla scoperta di 391 irregolarità, alla denuncia di 70 soggetti e al sequestro di 7 slot-machine e 25 apparecchi non collegati alla rete telematica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In Umbria la Guardia di Finanza ha effettuato 55 interventi in sale giochi e centri di scommesse, riscontrando irregolarità nel 15% dei casi. Sono stati verbalizzati 54 soggetti, di cui 4 denunciati, e sono stati sequestrati 6 apparecchi di gioco. Nell’ambito dei controlli nel Lazio per il contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità, si innestano le attività che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse: nel 2015, sono stati effettuati 417 interventi, di cui il 35,97% con esito irregolare che si sono conclusi con l’accertamento di violazioni in 151 casi e con la segnalazione di 419 responsabili. Su 799 interventi effettuati presso sale giochi e centri di scommesse in Campania, sono state riscontrate irregolarità nel 24% dei casi.  Nel corso del 2015, sono stati sequestrati 194 apparecchi automatici da gioco e 129 postazioni di raccolta di scommesse clandestine. In Calabria le Fiamme Gialle hanno riscontrato 166 violazioni e denunciato 365 persone nell’ambito della lotta al gioco d’azzardo e alle scommesse illegali. L’attività operativa svolta nel settore dei giochi e delle scommesse dai reparti della Guardia di Finanza in Sardegna ha consentito – con 146 interventi nel 2015 – di denunciare 21 responsabili, sequestrare 22 tra videopoker, apparecchi e altri supporti informatici, sanzionando amministrativamente 137 soggetti. Infine, per quanto riguarda il comparto delle scommesse e dei giochi in Sicilia, 239 sono stati i controlli che hanno permesso di sequestrare 13 punti di raccolta scommesse abusivi e 276 apparecchi elettronici destinati al gioco clandestino, con la denuncia di 103 individui.

Punto di riferimento è la black list dei Monopoli di Stato. Si tratta di una lista dei siti di giochi e scommesse dichiarati illegali e oscurati a chi tenta di accedere. L’ora X scattò alla mezzanotte di venerdì 24 febbraio del 2006, quando vennero oscurati oltre 500, oggi sono 5.763. Sebbene di fatto l’oscuramente sia facilmente aggirabile – come hanno riconosciuto gli stessi vertici dell’Agenzia – ha un forte valore educativo: i giocatori in questo modo vengono avvisati che stanno cercando di accedere a un sito illegale, e quindi che stanno commettendo un illecito. Una strategia che ha dato i suoi frutti, visto che nel decennio 2005-2015 il gioco on line “legale” è cresciuto recuperando proprio risorse prime ad appannaggio dei siti illegali. Il 2015 è stato un anno importante per il settore dell’online, con una spesa di 820 milioni. cz/AGIMEG