Finanziaria 2014: il mondo del gambling sostiene il bilancio statale

Le uscite dalla crisi sono quasi sempre legate ad un incremento delle imposte attuato dai governi. Non si sente più parlare di spread e di periodo recessivo, il volto della Merkel e i servizi dalla BCE sono ormai merce rara, ma le tasse restano uno dei must senza tempo di tutte le economie.

Nell’anno 2013 si è registrato un incremento del 15,6 per cento (+11,6 miliardi) delle  entrate extratributarie rispetto all’esercizio precedente, dovuto all’inserimento e alla contabilizzazione nel bilancio statale delle entrate delle spese del bilancio autonomo dell’Amministrazione autonoma dei monopoli dello Stato (AAMS), dopo la sua incorporazione nell’Agenzia delle dogane.
I dati sono stati illustrati dalla relazione presentata in commissione Finanze della Camera, in riferimento al disegno di legge C. 2541 sul ‘Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2013’.
La relazione – che verrà approvata nei prossimi giorni dalla commissione parlamentare – mette in risalto come “nel complesso settore dei Monopoli non sia possibile effettuare una comparazione diretta tra il 2012 e il 2013 dei dati concernenti le entrate relative al settore dei giochi, in quanto nel 2012 figuravano all’entrata del bilancio soltanto le somme da versare all’erario a valere sui proventi delle attività dei vari giochi, mentre nel bilancio 2013 sono contabilizzate tutte le entrate relative ai giochi, con l’iscrizione tra le entrate tributarie di quelle da versare all’erario relative ai proventi di alcuni giochi, e tra quelle extratributarie ai proventi delle lotterie nazionali, delle lotterie istantanee e del bingo, le quali fino al 2012 erano invece contabilizzate tra le entrate tributarie“.
Tuttavia è necessario rilevare come i proventi di Lotto, lotterie e altri giochi, abbiano subito una flessione del 15 per cento rispetto al 2012, indotta da un incremento del 6,1 per cento delle imposte sui giochi, da una riduzione delle entrate del Lotto del 2,1 per cento e da una flessione del 78,1 per cento delle entrate da lotterie e altri giochi.
C’è grande attesa, come riporta Gamingreport.com, per la pubblicazione in settembre dell’indagine G@me in Italy 2014. Come tutti i settori dell’economia italiana e internazionale anche il mondo del gaming ha aperto ufficialmente le porte alle indagini multiclient, basate su interviste telefoniche rivolte ai consumatori. Lanciata dal colosso Doxa nel 2007, G@me in Italy è la prima ricerca multiclient che analizza i comportamenti e le abitudini della popolazione italiana nei confronti del gioco online a pagamento.
Nel frattempo restiamo in attesa.