Federconsumatori. La crisi alimenta l’azzardo: 7,5% i giovanissimi colpiti da ludopatia

A causa della drammatica caduta del potere di acquisto (pari ad oltre il -13,3% dal 2008 ad oggi) i nuclei familiari, soprattutto quelli a reddito fisso, sono costretti a un numero sempre maggiore di rinunce.

Quasi tutti i settori – denuncia la Federconsumatori – risentono pesantemente della contrazione della domanda, che innesca un pericoloso circolo vizioso: un vero “moltiplicatore della crisi”, che determina una caduta di produzione, con conseguenze sul fronte dell’occupazione e, quindi, con ulteriori ripercussioni sul potere di acquisto. Per questo, come richiediamo da tempo, è fondamentale intervenire per spezzare tale tendenza, attraverso l’avvio di investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca ed attraverso serie misure di sostegno alle famiglie a reddito fisso.

“Non è possibile abbandonare le famiglie a loro stesse, come è avvenuto finora.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Anche perché, così facendo, non solo si è causato l’ulteriore peggioramento delle condizioni economiche del Paese, ma si è fornita la spinta allo sviluppo di un fenomeno dalle proporzioni allarmanti: il gioco d’azzardo.

Un settore in crescita dirompente, il cui mercato ha superato ormai i 96 miliardi di Euro. Agli occhi di un numero sempre crescente di cittadini è questa l’unica via di uscita dalla crisi.

È intollerabile che lo Stato non faccia nulla per contrastare tale fenomeno. Non vorremmo che la motivazione fosse quella di voler lucrare anche sulla disperazione degli italiani (secondo gli ultimi dati disponibili l’Erario ha incassato 8,5 miliardi di Euro in tasse sul gioco).

 

 

C’è di più. Studi e indagini condotti recentemente descrivono un quadro non proprio confortante in merito allo stile di vita condotto dagli adolescenti. A quanto pare i giovanissimi sono pericolosamente esposti al rischio di sviluppare dipendenze: dalle droghe all’alcool passando per un utilizzo smodato del web, le insidie sono sempre dietro l’angolo.
Un altro tasto dolente è costituito dalle varie forme di ludopatia. La dipendenza dal gioco d’azzardo è in crescente diffusione: si stima che la popolazione interessata da questo tipo di patologia oscilli tra l’1% e il 3% ma, anche in questo caso, le cifre diventano particolarmente allarmanti quando il campione analizzato è quello dei giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni: qui la quota di ragazzi coinvolti tocca il 7,5%.

rg/AGIMEG