Eventi: i Monopoli di Stato compiono 90 anni

I Monopoli di Stato compiono 90 anni. Era infatti l’8 dicembre 1927 quando, con il regio decreto-legge n. 2258, fu creata la speciale Amministrazione dei Monopoli di Stato, per esercitare “i servizi di monopolio di produzione, importazione e vendita dei sali e tabacchi e produzione e vendita del chinino di Stato”. Una istituzione destinata a incidere profondamente sul tessuto sociale ed economico del Paese, contribuendo alla nascita di nuovi insediamenti produttivi (le saline, le manifatture di tabacco) che modificarono la configurazione urbana di diverse zone d’Italia, in termini di maggior industrializzazione. L’efficienza e la continuità operativa dell’Amministrazione favorirono la creazione, nel corso del Novecento, di migliaia di posti di lavoro. La storia del sale, elemento antichissimo e prezioso, è speculare a quella delle saline, delle miniere di salgemma. Il sale creava scambi, sorreggeva monete, imponeva tasse, provocava guerre. Per questa ragione, fin dall’antichità, si svilupparono monopoli allo scopo di calmierare i prezzi all’interno, di regolare l’introito dei mediatori ed assoggettarlo all’imposta. In Italia la riscossione dell’imposta sul sale era ottenuta mediante le privative fiscali e l’applicazione dei dazi all’importazione. L’imposta sul sale venne abolita nel 1975 e con essa il regime monopolistico, che, da tempo, aveva perso il carattere fiscale assumendo piuttosto il significato di impegno dello stato a fornire capillarmente e a basso prezzo un bene di consumo primario. Il chinino fu invece importato in Europa intorno alla metà del 1600 e utilizzato come terapeutico contro la febbre e la malaria. Nel corso del XVIII secolo, l’uso del chinino fu ampio e tale rimase anche nel secolo successivo. L’alto costo di lavorazione rendeva però difficile il suo acquisto da parte dei malati dì malaria e fu per questa ragione che si dispose la vendita a basso costo del chinino di Stato e se ne rese obbligatoria la somministrazione ai lavoratori delle “zone malariche”; a partire dal 1901 era in vendita anche nelle privative di tabacchi.

Ma è tra gli anni Ottanta e Novanta che si pongono le fondamenta dell’evoluzione che comporterà una radicale trasformazione delle attività dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato. In una logica di razionalizzazione dei settori infatti, nel 1988 AAMS assume la gestione della lotterie nazionali, come la Lotteria Italia, e nel 1994 quella del Lotto e delle lotterie istantanee (Gratta e Vinci). Un percorso che porterò successivamente i Monopoli a prendere in carico nel 2000 la gestione del Bingo, per poi – nel corso del 2001 e del 2002 – progressivamente occuparsi della gestione di tutte le altre tipologie di gioco che compongono l’attuale portafoglio. Contestualmente il legislatore nel 1999 assegna la produzione e la commercializzazione del sale e del tabacco all’Ente Tabacchi Italiani (ETI), poi acquisite, nel 2004, dalla British American Tobacco (BAT). Negli anni 2003 e 2004, l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ha percorso un cammino, indicato dal legislatore, finalizzato a garantire il continuo controllo sulle accise e a realizzare il governo integrato del gioco pubblico. I primi interventi hanno riguardato principalmente la razionalizzazione di ciò che costituisce l’oggetto della missione di Aams e le hanno permesso di raggiungere obiettivi molto significativi. L’assetto organizzativo è stato infatti profondamente ridefinito con il D.P.R. n. 385 del 15 dicembre 2003 che ha sostanzialmente completato, sotto il profilo normativo, il percorso di adeguamento della struttura di Aams: al nuovo ruolo ed alla nuova missione definiti dalla progressiva evoluzione del quadro legislativo in materia di giochi e alle mutate responsabilità in materia di tabacchi lavorati. A seguito di questo processo, le competenze dell’AAMS si concentrarono sulle funzioni statali esercitate in materia di giochi, sai sotto il profilo tributario che di gestione del parco giochi composto da NewSlot, Vlt, apparecchi da divertimento senza vincita in denaro, Bingo, Concorsi pronostici (Totocalcio, Totogol, Il9), Giochi di abilità, Lotterie istantanee (Gratta e Vinci), Lotterie tradizionali, Lotto, Scommesse e Giochi numerici a totalizzatore nazionale (come Superenalotto e Win for Life).

In seguito, con decreto direttoriale 2 gennaio 2007 di AAMS e, in attuazione delle norme contenute nell’art.1 della Legge finanziaria 2006, i Monopoli hanno previsto nuove disposizioni a tutela dell’ordine pubblico, dei giocatori, dei minori e degli operatori di gioco autorizzati. In Italia la regolamentazione del gioco distingue in maniera univoca i giochi non consentiti da quelli consentiti: per i primi viene fatto divieto assoluto di offerta da parte di chiunque ed in qualsiasi forma, per i secondi l’offerta è subordinata ad apposita concessione, autorizzazione, licenza od altro titolo autorizzatorio. In particolare, al fine di contrastare i crescenti fenomeni di illegalità, quali ad esempio le truffe, connessi alla distribuzione online dei giochi con vincite in denaro, AAMS opera per una puntuale regolamentazione del settore, al fine di favorire sia l’offerta di nuove tipologie di intrattenimento telematico che un’efficace contrasto al gioco illegale. La sua azione è, anzitutto, rivolta all’individuazione ed all’inibizione di quei siti web privi delle autorizzazioni previste, un’esperienza che ha posto l’Amministrazione stessa all’avanguardia in Europa. A partire dalla gestione organica da parte di Aams del comparto giochi, dal 2003 a oggi il settore ha conosciuto una crescita esponenziale della raccolta e del gettito erariale, con un portafoglio giochi sempre più ricco e diversificato. E se infatti le giocate nel 2003 sono state pari a 15,5 miliardi di euro, con entrate erariali per 3,5 miliardi, lo scorso anno si sono sfiorati i 96 miliardi di euro di raccolta, da cui l’Erario ha beneficiato di 10,5 miliardi.

L’ultimo step di un’evoluzione lunga 90 anni ha riguardato la creazione dell’ADM: con il decreto legge 27 giugno 2012 n. 87 – convertito in legge 7 agosto 2012, n. 135 – l’Agenzia delle dogane ha assorbito le competenze dell’AAMS, trasformandosi nell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Oggi ADM è una delle tre agenzie fiscali (le altre sono l’Agenzia del demanio e l’Agenzia delle entrate) che svolgono le attività tecnico-operative che prima erano di competenza del Ministero delle finanze. L’Agenzia, in veste di autorità doganale, esercita attività di controllo, accertamento e verifica sulla circolazione delle merci ed è responsabile della riscossione di IVA e dazi generati dagli scambi internazionali. In veste di Amministrazione dei monopoli è garante della legalità e della sicurezza in materia di gioco e svolge funzioni di controllo sulla produzione e vendita dei tabacchi al fine di assicurare il regolare afflusso delle imposte. Tra le sue funzioni quella gestire i servizi doganali, contrastare l’evasione tributaria e gli illeciti extratributari, regolare il comparto del gioco pubblico, contrastare fenomeni illegali legato al gioco, riscuotere le accise relative al comparto tabacchi e vigilare sulla loro conformità alla normativa nazionale e comunitaria. cr/AGIMEG