Ladbrokes, semestre trainato dall’acquisizione di Betdaq. Ora si punta all’online in Spagna e Messico

Crescono del 2,9% gli introiti netti di Ladbrokes nel primo semestre del 2013, passano da 550,6 a 566,5 milioni di sterline. Bene le operazioni a terra in Gran Bretagna, che guadagnano l’8,4% (401,7 milioni), in positivo anche quelle in Europa (+2,7%, 65,6 milioni di sterline). L’online cresce del 2,8 (90,8 milioni), ma la performance ha beneficiato dell’acquisizione di Betdaq, compagnia specializzata nel betting exchange, nel gennaio 2013. Senza  l’apporto della controllata, il segmento accusa una contrazione dell’1,6% (86,9 milioni). In particolare per l’online, la buona performance delle scommesse sportive (41 milioni, +10%) compensa solo in parte il calo del ramo giochi, con i casinò che perdono il 7% (35,7 mln), il poker il 25% (4,2 mln) e il bingo il 16 (1,1 mln). In forte perdita sia le scommesse telefoniche (4,9 mln, -22,2%) sia gli introiti sulle operazioni degli high rollers (3,5 mln, -83,8%). Adesso la compagnia punta sulla partnership con Playtech per rafforzare la propria posizione nei mercati internazionali, a partire dalla partnership già costituita con Cirsa che porterà al lancio del sito di Sportium in Spagna e in Messico entro la fine dell’anno. Nel semestre Ladbrokes ha registrato perdite straordinarie per 21,8 milioni, tra cui 6,4 milioni per l’integrazione delle piattaforme di Playtech e Betdaq, 10,7 milioni di svalutazioni di asset, e 2 milioni per la chiusura di alcuni siti di gioco e di una serie di negozi nel Regno Unito e in Europa. I profitti calano del 58% (47,2 mln), la compagnia ha proposto un dividendo ad interim di  4,30 pence per azione. rg/AGIMEG