Giochi, Spagna: dopo sei anni il settore torna in positivo a 24 miliardi di euro trainato da scommesse sportive, slot e casinò

Per la prima volta dal 2008, il mercato del gioco in Spagna ha registrato un segno più in termini di raccolta. E’ quanto emerge dall’Annuario del gioco 2014/2015 presentato dalla fondazione Codere. Lo scorso anno sono stati giocati oltre 24 miliardi di euro, con il picco fatto segnare dalle scommesse sportive che, grazie all’apporto dei Mondiali di calcio, sono cresciute del 49,6%. Il dato complessivo del 2014 migliora dell’1% i risultati del 2013, anche se è ancora lontano dal record segnato nel 2008, pari a 32,1 miliardi: in altre parole, sottolinea lo studio, in sei anni il mercato ha perso un quarto del proprio giro d’affari. Il settore del gioco pesa per il 2,5% sul Pil spagnolo, dando lavoro a 230 mila persone tra impieghi diretti (76 mila) e indiretti (154 mila). L’Erario ha beneficiato di 1,7 miliardi di euro, il +10% sul 2013, di cui 459 milioni derivanti dalla tassa del 20% sulle vincite superiori ai 2.500 euro. Il gioco finanzia anche le Comunità autonome per 1,1 miliardi, gran parte dei quali provenienti dagli apparecchi da intrattenimento (730 milioni di euro, il 65% del totale).
L’annuario si focalizza soprattutto sul comparto delle scommesse sportive, la cui raccolta ha superato i 3,8 miliardi di euro. Sono oltre 1,2 i giocatori che hanno effettuato almeno una scommessa sullo sport nell’ultimo anno solare, prevalentemente uomini di età inferiore ai 35 anni, un terzo dei quali (pari al 27,3% del totale) lo ha fatto con cadenza settimanale.
In crescita anche il settore degli apparecchi da intrattenimento (+2%), che ha superato i 9,5 miliardi di euro, così come quello dei casinò, che hanno registrato introiti extra per 100 milioni di euro – grazie soprattutto all’apertura di nuove sale a Madrid e Valencia – per un totale di 1,5 miliardi di euro. In lieve calo le lotterie, passate da 8,5 a 8,4 miliardi di euro: la Lotteria Nazionale ha totalizzato una raccolta di 4,6 miliardi, seguita dalla Lotteria Primitiva con 3,5 miliardi e dalla Quiniela con 261 milioni.
Un capitolo a parte per il gioco online, che ha raggiunto i 6,56 miliardi di euro e che può contare su un bacino di 335 mila conti attivi – secondo i dati diffusi dalla Direccion General de Ordenacion del Juego (DGOJ) – numero che ha registrato un ulteriore e significativo balzo in avanti nella prima metà del 2015. Il 44% delle puntate via internet – circa 2,9 miliardi di euro – sono state indirizzate nelle scommesse sportive, il +17%,2% sull’anno precedente. I ricavi per gli operatori online si sono attestati a 254,4 milioni di euro, grazie soprattutto al contributo di scommesse sportive (137,5 milioni) e poker (66,9 milioni). cr/AGIMEG