Giochi: nel 2015 in Australia puntati 23 miliardi di dollari, la metà nelle slot. Spesa procapite in crescita a 1.241 dollari

E’ sempre più in espansione in Australia il mercato di giochi e scommesse. Lo scorso anno i giocatori del continente hanno speso qualcosa come 23 miliardi di dollari, un dato in crescita del 7,7% rispetto all’anno precedente, sostenuto soprattutto dalle scommesse sportive, che hanno aumentato il proprio giro d’affari del 30%. Secondo i dati governativi, ogni australiano nel 2015 ha puntato tra slot, lotterie e scommesse 1.241 dollari, ma sono le macchinette a detenere il 50% del mercato, con giocate che lo scorso anno si sono attestate a 11,6 miliardi, in aumento del 4,9%. Numeri che hanno fatto scattare il campanello d’allarme per Governo centrale e Stati federali, che ora puntano a ridimensionare il fenomeno agendo in primo luogo su operatori illegali e sulla pubblicità, in particolar modo sulle scommesse. Il settore è in forte crescita ma, con un giro d’affari di 814 milioni di dollari l’anno, è lontanissimo non solamente dal comparto slot, che viaggia verso i 12 miliardi, ma anche dalle corse (2,8 miliardi) e dalle lotterie (1,7 miliardi). Ma il vero rischio arriva dal gioco online. Il Ministro Alan Tudge ha reso noto che il tasso di gioco d’azzardo problematico nel settore online è tre volte superiore a quello del gioco fisico. “Molti australiani amano giocare online, ma dobbiamo assicurarci che l’ambiente di gioco sia sicuro ed è per questo che operiamo un giro di vite sui fornitori di gioco d’azzardo offshore in modo da difendere i consumatori”, ha detto Tudge.  Samantha Thomas, professore associato di salute pubblica della Deakin University, ha detto che “è giunto il momento in cui i governi prendano seriamente in considerazione i fattori che contribuiscono alla diffusione del gioco d’azzardo e attuino strategie per ridurre i danni. Cio’ comporta combattere in primo luogo la pubblicità sul gioco”. Per contrastare gioco patologico e dipendenza, negli ultimi 4 anni l’Australia ha investito 150 milioni di dollari. lp/AGIMEG