Giochi, a Copenaghen l’International Association of Gaming Regulators: focus su protezione dei giocatori, divieto di pubblicità, lotta alla criminalità e gioco responsabile

La tutela dei consumatori, il problema del gioco d’azzardo e la regolamentazione dei prodotti di gioco. Sono queste le sfide principali affrontate dalle autorità di regolamentazione del gioco che si sono riunite a Copenaghen per l’International Association of Gaming Regulators 2018. Secondo un’indagine della IAGR gli enti di beneficenza sono i principali beneficiari della raccolta derivante da giochi e lotterie, ma che il problema del gioco responsabile è sempre più sentito, tanto che l’84% delle giurisdizioni sta lavorando in questa direzione. I limiti di età per accedere al gioco d’azzardo a livello mondiale è di 18 anni ma in alcuni Paesi si arriva sino a 25 anni. Dalla conferenza è emerso che i principali problemi relativi alla criminalità legata al gioco d’azzardo sono il riciclaggio di denaro sporco, il gioco d’azzardo illegale, la frode e il furto. Molti gli esponenti delle autorità di regolamentazione mondiali. Henrietta Thomas, Consulente generale per la strategia di regolamentazione e il crimine finanziario di Tabcorp, afferma che in Australia si sta lavorando su un maggiore intervento normativo, con particolare attenzione alla protezione dei consumatori. Per Silje Saegrov Amble, della Norwegian Gaming & Foundation Authority, i divieti di pagamento sono uno strumento utile per la protezione del mercato e la protezione dei giocatori.Gayle Cameron, della Massachusetts Gaming Commission, afferma invece che il rapporto tra regolatore e i licenziatari è fondamentale. Rolf Sims, Responsabile degli affari pubblici di Kindred Group, ritiene che il modello normativo debba essere coerente quando si lavora all’interno di diverse giurisdizioni. Per Ben Haden, della Gambling Commissione del Regno Unito, il regolatore deve riconoscere che il mondo sta cambiando rapidamente e deve operare all’interno di un ampio quadro che gli consenta di applicarsi a tali cambiamenti. Ritiene inoltre che l’industria, oltre a impegnarsi con il regolatore, debba impegnarsi anche con sé stessa e che il regolatore può contribuire a stimolare tale impegno. Edward Lalumbe del Gauteng Gambling Board del Sud Africa ha affermato che la protezione dei consumatori viene sempre più riconosciuta come principio legislativo. Il CEO di Danske Spil afferma invece che la chiave per un buon rapporto tra industria e autorità di regolamentazione è credere nella stessa missione: le regole delle autorità di regolamentazione devono infatti essere logiche e facili da comprendere. Per Piet van Baeveghem, della Lotteria Nazionale del Belgio, limitare il numero di operatori è il modo migliore per limitare la pubblicità e proteggere i giocatori. Un divieto di pubblicità deve essere proporzionato, adatto a raggiungere l’obiettivo in questione e non andare al di là di quanto previsto. cr/AGIMEG