Francia: in nove mesi incassi FDJ a 12,5 miliardi di euro (+8%). Lotterie online in crescita del 27%

Primi nove mesi del 2019 in crescita per la Francaise des Jeux, che ha registrato incassi per 12,5 miliardi di euro, in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il buon andamento del primo semestre (+7%) è stato infatti confermato anche nel terzo trimestre, che ha chiuso con un +9% a 4,12 miliardi di euro. Tra gennaio e settembre, le vincite dei giocatori si sono attestate a 8,5 miliardi, con un payout del 68% in crescita rispetto al 2018. La spesa effettiva è stata pari a poco più di 4 miliardi (+7%), mentre l’erario francese ha potuto beneficiare di 2,6 miliardi nel periodo di riferimento. Nei primi nove mesi dell’anno, le lotterie hanno incassato 9,98 miliardi (+6%), grazie all’ottimo andamento di Loto ed Euromillions. Nel dettaglio, le lotterie istantanee hanno generato incassi per 6 miliardi (+8%), i giochi a estrazione 3,97 miliardi (+5%) mentre le lotterie online sono cresciute del 27% grazie all’incremento dell’offerta e al maggiore utilizzo del mobile. Segno più anche per le scommesse sportive, che in nove mesi hanno totalizzato 2,56 miliardi (+14%) trainate da calcio, tennis e basket. In aumento il gioco nella rete fisica: nei 30mila punti vendita distribuiti nel Paese sono stati infatti puntati 11,7 miliardi (+6%). Se il trend si dovesse mantenere costante, la FDJ punta a chiudere il 2019 con incassi a 16,9 miliardi, il +7% sul 2018. E nel 2020 la crescita sarà ancora maggiore, stimata in una forbice del 4-5% grazie ai prossimi Europei di calcio. Stephane Pallez, presidente e direttrice generale del Gruppo FDJ, ha dichiarato: “Il terzo trimestre ha confermato il buon andamento registrato da inizio anno. La crescita della raccolta e delle puntate ha interessato tutti i nostri segmenti di attività e puntiamo a raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2019. Il nuovo quadro regolamentare stabile e la solidità del nostro modello economico ci danno fiducia in vista della prosecuzione di questa crescita nel 2020 e nel quinquennio al 2025”. cr/AGIMEG