Scommesse, le agenzie anche un luogo di aggregazione da salvaguardare

Visto che ci è piaciuto riferire su un’azienda che si è lamentata -e non poco- del ritardo nell’emissione del bando delle scommesse e non solo ha espresso parole dure nei confronti del Governo ma anche proposto un ricorso al Tar di Roma per vedere riconosciuto un risarcimento imputabile a questo ritardo, “ci piace” anche riferire “un’altra campana” sempre sullo stesso “ritardo”: si parla dell’azienda Goldbet, nota azienda di scommesse che propone anche il miglior casino online, e si vuole riferire il pensiero di Paola Bausano, suo Director Managing. Goldbet, riferisce che lo slittamento del bando di gara delle scommesse ha concesso un tempo necessario per un aggiornamento della società ed una preparazione totale in vista delle nuove concessioni. Questo è il parere di questa struttura che non ha preso il ritardo dell’emissione del bando di gara con negatività ma ha voluto vederci una forma di arco temporale da dedicare alla preparazione della propria struttura per poterla lanciare sul mercato presentandola come strumento di aggregazione e socializzazione. Percorso arduo, per lo scontro che indubbiamente si ha di fronte con il sociale che non vede, ancora oggi, nell’ambiente del gioco quello più ottimale per l’aggregazione né tanto meno per la socializzazione. Si sa che al gioco la cosa principale che gli si imputa è proprio quella di rendere le persone asociali, solitarie e poco inclini al gruppo e, quindi, l’impegno di Goldbet si vede abbastanza “tosto”. In ogni caso il Gruppo Goldbet ha come obbiettivo quello di confermare le proprie attuali mille licenze, ma si chiede che prima ci siano regole uniche, nazionali e sopratutto stabili e ferme almeno per i nove anni della concessione. Regole, quindi, che valgano per tutto il territorio visto che sino ad ora il comparto è gestito con una regolamentazione “a macchia di leopardo” che, indubbiamente, penalizza gli operatori leciti e sembra favorire quelli illegali che continuano a crescere, ad introitare profitti molto più alti degli operatori che operano nella legalità, ed… a non pagare alcuna tassa. Goldbet continua a sottolineare che l’agenzia delle scommesse è veramente un luogo di aggregazione che va salvaguardato anche se alcune ordinanze orarie varate da alcuni Comuni, come quello di Napoli sempre per non fare riferimenti precisi, stanno veramente discriminando alcuni luoghi di gioco rispetto ad altri e questo sembra onestamente un controsenso. Il gioco non è assolutamente l’unico scopo che il giocatore ricerca in agenzia, è la discussione, lo stare insieme a guardare la partita di calcio e poi, magari, fare una puntata: questo fa delle agenzie un luogo di socializzazione che andrebbe non certamente combattuto ma valutato e tutelato. É, quindi, un errore che una certa parte della politica applichi una sorta di “sfruttamento” del gioco patologico, dato che così facendo si va a penalizzare quella parte di piccoli imprenditori che sostengono il gioco legale e vogliono riportarlo in auge tutelandone la legalità: bisogna anche pensare che campagne denigratorie “assolutamente gratuite” potrebbero andare a discapito dei livelli occupazionali. Mentre la politica dovrebbe avere l’obbligo di avere regole certe sull’imposizione fiscale a questo comparto, sulla loro collocazione sul territorio ed un range orario di attività di gioco che possa essere compatibile con l’orario delle partite, in modo che i giocatori possano continuare a vederle insieme, in compagnia, insieme ad amici in agenzia. red/AGIMEG