Eventi, il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent compie 70 anni

Un compleanno importante quello che festeggia oggi, 29 marzo 2017, il Casino de la Vallée di Saint-Vincent, che raggiunge il traguardo dei 70 anni di attività.
Le cronache del tempo, fedelmente ricostruite dal giornalista valdostano Enrico Romagnoli, ci consegnano una fotografia del momento in cui la Casa da gioco valdostana aprì i battenti: “…La definizione degli accordi e le lungaggini burocratiche procrastinarono l’apertura, ma alle 21 precise del 29 marzo 1947 il capo tavolo Robert Semeghini diede il fatidico annuncio «messieurs, faites vos jeux»; i tre clienti presenti nella sala da gioco, un industriale tessile biellese, un avvocato casalese e un commerciante di Torino (la proverbiale discrezione dei croupier probabilmente nacque insieme al Casinò e i nomi non furono tramandati) annunciarono le loro puntate. Gettoni bianchi da 100 lire e rossi da 200 andarono a infiorare il tappeto verde. L’impiegato Antonio Rolleri prese la pallina d’avorio, diede al cilindro della roulette una spinta in senso orario e avviò in senso opposto la sfera; dopo alcuni giri la messaggera della sorte scese sul fondo del catino, superò le barriere a losanga, rimbalzò e saltellò sulle caselle per fermarsi su quella contrassegnata dal numero nove. «Neuf, rouge, impair et manque»”.
Da quel giorno per il Casinò di Saint-Vincent iniziò una lunga storia fatta di successi che lo portarono, nei primi anni ’80, al vertice della classifica delle Case da gioco europee per incassi e numero di visitatori annui. Un percorso caratterizzato anche da un ruolo che si rivelò altrettanto vincente, quello di promotore di iniziative culturali, ruolo fortemente voluto dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta. Nacque così, ad un anno dall’apertura del Casinò, nel 1948, il Premio Saint-Vincent di Giornalismo, seguito nel 1953 dalle prestigiose Grolle d’Oro del cinema italiano. Due eventi capofila di una serie pressoché interminabile di manifestazioni di rilievo nazionale e internazionale che contribuirono ad assicurare grande visibilità al territorio su cui la Casa da gioco opera tuttora. lp/AGIMEG