Casinò, sen Gibiino (FI-PdL) presenta ddl per aprire case da gioco nelle località turistiche

Aprire nuove case da gioco in tutta Italia e adottare un codice del gioco per il riordino e la revisione organica della disciplina in materia. E’ il contenuto di un disegno di legge presentato martedì al Senato da Vincenzo Gibiino e altri esponenti di Forza Italia-Il Popolo della Libertà. Nella presentazione si ricorda che le case da gioco rappresentano un  volano per il turismo, l’Italia però ha finora rinunciato a questa leva, con un risultato doppiamente negativo: “esportiamo non solo giocatori, ma andiamo al contempo ad alimentare l’industria del turismo di Paesi a noi confinanti”. Gibiino spiega infatti che “I casinò in Europa sono complessivamente 536, la Gran Bretagna ne ha 136, la Francia ne ha 125, la Germania 64, la Repubblica Ceca 35, la Spagna 31, la Svizzera e la Grecia 9, il Belgio e la Polonia 8, la Danimarca 5, la Svezia 4 e così via. Il piccolo Stato di San Marino possiede un casinò, mentre la vicina riviera romagnola non ne ha nemmeno uno. Il Principato di Monaco e Malta, cioè due luoghi geograficamente piccoli, ne hanno 4. Ovviamente le case da gioco europee sono collocate in luoghi turistici. Le ultime due località citate sono immediatamente vicine al nostro territorio e facilmente raggiungibili. Tra l’altro, mentre alla concorrenza dei casinò monegaschi si può opporre la concorrenza del nostro Sanremo, alle case da gioco maltesi il Sud non può replicare, non essendo presente sinora alcuna casa da gioco nel Mezzogiorno”. IL ddl si prefigge l’obiettivo di cambiare “l’impostazione attuale che vede l’apertura delle case da gioco come una deroga al codice penale, da richiedere a chi si occupa dell’ordine pubblico, cioè il Ministero dell’interno. Saranno direttamente i comuni a chiedere l’apertura di nuove case da gioco al Ministro per lo sviluppo economico, che le autorizzerà di concerto con il Ministro dell’interno per le questioni inerenti l’ordine pubblico e di concerto con il Ministro dell’economia e finanze per le questioni che riguardano tutte le problematiche fiscali connesse con il gioco d’azzardo”. Il testo contiene quindi una delega al Governo per regolamentare l’apertura e il funzionamento delle nuove case da gioco. Inoltre, prevede anche una seconda delega al Governo – di 12 mesi – per il riordino e la revisione organica della disciplina vigente in materia di gioco d’azzardo pubblico e scommesse, all’Esecutivo viene quindi affidato il compito di redigere un codice per la raccolta e il coordinamento delle disposizioni in materia. rg/AGIMEG