Casinò: dopo la chiusura di Campione, a Lugano e Mendrisio incassi in crescita del 30%. Intanto si pensa al futuro della casa da gioco italiana

I casinò svizzeri stanno beneficiando della chiusura di Campione d’Italia, la casa da gioco italiana – chiusa per fallimento – dal 27 luglio scorso ha infatti rinunciato a introiti per circa 6 milioni di franchi svizzeri, mentre le dirette concorrenti di Lugano e Mendrisio hanno registrato un aumento dei clienti e degli incassi tra il 20 e il 30%, a agosto addirittura si sono toccate punte del  36%. Il casinò di Lugano già beneficiava di un trend positivo, ma la chiusura di Campione ha fatto salire gli medi giornalieri dai 107mila franchi di luglio ai quasi 120 mila dei primi venti giorni di agosto. Stesso andamento per gli ingressi  da 20.194 registrati dal 28 luglio al 21 agosto 2017, si è passati ai quasi 25mila di quest’anno, con un aumento del 23%. L’esodo dei giocatori colpisce soprattutto i segmenti delle slot e del poker – quest’ultimo in particolare era il fulcro della casa da gioco – anche se si trovasse una soluzione per riaprire Campione, si dovrà fare i conti con le perdite in termini di fidelizzazione. Lugano, al contrario, sta aumentando gli spazi dedicati al poker, proprio per fare fronte all’aumento della domanda. Intanto però si pensa al futuro del casinò, e le soluzioni – almeno quelle arrivate negli ultimi giorno – non hanno a che fare con il gioco. c’è chi vuole trasformare Campione in un hotel di lusso, in un centro clinico (con appartamenti e casa di riposo per anziani), o in un centro commerciale. lp/AGIMEG