Casinò: dopo il fallimento di Campione, San Pellegrino si candida a ereditarne la licenza

Il fallimento del Casinò di Campione potrebbe aprire la strada alla rinascita della casa da gioco di San Pellegrino Terme. “La chiusura del Casinò di Campione d’Italia libera un’area importante in ambito nazionale – spiega il sindaco della località lombarda, Vittorio Milesi, come si legge su Il Giornale -. Nella regione più produttiva e più importante d’Italia non c’è più un’offerta di questo tipo, mentre c’è una clientela, quella che si recava a Campione, di cui si può soddisfare la domanda. Per noi il casinò può completare l’offerta turistica. Stiamo cercando un rilancio che punta sulle terme, sulla valorizzazione del liberty, sul marchio San Pellegrino, su una clientela proveniente da tutti i Paesi del mondo”. Il sindaco non ha esitato a scomodare il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al cui dicastero fa capo anche la regolamentazione del gioco d’azzardo. Delle mozioni per la riapertura di San Pellegrino Terme, aperto a intermittenza, in passato, durante la Seconda Guerra Mondiale, sono state votate nel 2008 e nel 2014 dalla Camera dei Deputati, anche con il parere favorevole del Consiglio Regionale Lombardo, del Consiglio provinciale di Bergamo e della Comunità montana della Valle Brembana, ma senza il benestare del Ministero dell’Interno non se ne fece nulla. lp/AGIMEG