Campione d’Italia, il sindaco Salmoiraghi: “Il fallimento del casinò porterebbe al dissesto del Comune”

Sarà la Corte dei Conti a decidere sul futuro del Comune di Campione. Accanto al riequilibrio finanziario del municipio, che rischia il dissesto, si affianca quella in corso nel Tribunale di Como, con la richiesta di fallimento della casa da gioco per «grave insolvenza» avanzata dalla Procura. «Abbiamo illustrato la situazione, con le problematiche, ma anche con i progetti per il futuro – spiega Salmoiraghi – Siamo convinti di poter mettere in campo un progetto di risanamento efficace, ma inevitabilmente tutto dipende da cosa accadrà con il Casinò. Se il Tribunale decretasse il fallimento della casa da gioco, questo porterebbe al dissesto del Comune. Anche in misura minore rispetto al passato, ma abbiamo bisogno dei trasferimenti da parte del Casinò». La Corte dei Conti si pronuncerà probabilmente prima del Tribunale di Como. «Siamo convinti – continua il primo cittadino – di poter risollevare i bilanci del Comune, ma qualsiasi ragionamento concreto si potrà fare solo dopo la decisione del Tribunale di Como sulla casa da gioco. Il Casinò è una società che produce utili. Ci penserei dieci volte prima di farla fallire». Lunedì, sul fronte dell’istanza di fallimento chiesta dalla Procura per il Casinò, sono scaduti i termini per le parti per presentare istanze in vista della decisione del Tribunale di Como. Il casinò ha sollevato il tema della effettiva competenza del giudice ordinario sul Casinò, chiedendo, inoltre, una procedura di concordato per salvare comunque le sorti della casa da gioco. fm/AGIMEG